Bancomat fatto esplodere a Castiraga Vidardo: torna in azione la gang dell’acetilene

La banda ha messo nel mirino la filiale della Banca popolare di Lodi con lo sportello bancomat, a Castiraga Vidardo, sotto i portici di un palazzo affacciato sia su piazza Padre Pio, lungo la strada provinciale che collega Sant’Angelo Lodigiano a Salerano sul Lambro di Paola Arensi

Il bancomat fatto esplodere (Cavalleri)

Il bancomat fatto esplodere (Cavalleri)

Castiraga Vidardo (Lodi), 28 ottobre 2014 - La gang dell’acetilene è tornata in azione nel Lodigiano, ma questa volta i ladri sono fuggiti a mani vuote. Solo settimana scorsa, i “soliti ignoti” avevano fatto esplodere lo sportello bancomat della Banca Intesa San Paolo a Secugnago in via Roma, riuscendo ad arraffare ben 60 mila euro. Questa volta la banda, che probabilmente è la stessa che ha colpito a Secugnago, visto l’identico “modus operandi”, ha messo nel mirino la filiale della Banca popolare di Lodi con lo sportello bancomat, a Castiraga Vidardo, sotto i portici di un palazzo affacciato sia su piazza Padre Pio, lungo la strada provinciale che collega Sant’Angelo Lodigiano a Salerano  sul Lambro. 

Nella notte i residenti hanno sentito un forte boato e probabilmente è stato il loro intervento a disturbare i malviventi, che quindi non sono riusciti a completare il loro piano criminoso. Da una prima ricostruzione dei fatti pare che,  utilizzando del gas acetilene,  abbiano fatto saltare lo sportello senza però riuscire ad arrivare a prendere il denaro lì contenuto. Forze dell’ordine e residenti, svegliati dal boato, sono infatti arrivati troppo presto per i banditi, annullando i piani degli sconosciuti che certamente erano più di uno. 

Ieri mattina, infatti, il personale dell’istituto di credito ha fatto i conti ma sembrava non mancasse nulla all’appello. Lo sportello intanto è stato transennato e delimitato con nastro rosso per impedire l’accesso e conseguenti pericoli ai curiosi di passaggio.  La banca, per tutta risposta, ha immediatamente ingaggiato una guardia giurata fino al ripristino della situazione. Così da garantire sicurezza al personale, visto l’accesso creato dalla deflagrazione che avrebbe potuto attirare malintenzionati. Ora i carabinieri di Sant’Angeloc - intervenuti in cerca di indizi - danno la caccia ai responsabili. Sono stati acquisiti anche i filmati della videosorveglianza. Intanto, si cercano testimoni oculari. E la guardia resta alta perché non è escluso che la stessa banda ci riprovi presto. 

paola.arensi@ilgiorno.net