Vendita di auto online: è di Sant'Angelo il re delle truffe

L'uomo aveva al suo attivo cento truffe in oltre 10 anni, e si era anche finto investigatore privato. Tra le sue vittime anche un giocatore di serie A

Preso il truffatore delle auto di lusso

Preso il truffatore delle auto di lusso

Sant'Angelo Lodigiano, 13 ottobre 2015 - Era diventato il re delle truffe nella vendita delle auto, e da oltre dieci anni aveva sviluppato "un'attività lavorativa" con più di 100 truffe all'attivo in tutta Italia, in particolare in Lombardia, Veneto, Piemonte e Lazio. Dopo una lunga attività investigativa i militari del Nucleo Mobile della Compagnia di Lodi hanno catturato N.S., 47enne, originario di Sant'Angelo Lodigiano, condannato a un anno di reclusione dal tribunale di Mantova per truffa al termine di un periodo di latitanza. 

Il modus operandi era sempre lo stesso: l'uomo proponeva alle sue vittime prezzi molto convenienti per l'acquisto di auto di lusso. Tutte provenienti, a suo dire, da aste giudiziarie dei tribunali di tutta Italia, che poi mostrava indicandole su annunci di diversi siti web specializzati, oppure inviando lui stesso delle fotografie via e-mail. A quel punto, il truffatore faceva anche credere di essere un interlocutore privilegiato delle aste giudiziarie, riuscendo a ottenere delle consistenti caparre su carte Postepay a lui intestate, e provvedeva prontamente alla rimessa in circolo del denaro estorto su altre prepagate, sempre a lui riconducibili. L'uomo aveva anche imparato a scegliere bene le sue vittime. In molti casi si trattava di personaggi facoltosi, tra i quali anche un giocatore di serie A, che gli aveva versato 13mila euro per l'acquisto di una Porsche. L'uomo era arrivato anche a fingersi investigatore privato, millantando buoni rapporti con le Forze dell'Ordine e con personaggi famosi. 

Ma alla fine, proprio alcuni dei suoi stratagemmi gli si sono rivoltati contro. Alcune banche si erano infatti insospettite a causa di alcune movimentazioni finanziarie per milioni di euro, del tutto anomale per un investigatore privato. Ed era stata segnalata anche un'altra truffa alla Guardia di Finanza di Lodi. E' stato allora che gli uomini della Compagnia di Lodi si sono messi sulle sue tracce. Grazie a una serie di attività di appostamento e pedinamento iniziate da Sant' Angelo Lodigiano, i finanzieri hanno scoperto il  nascondiglio del ricercato, che invece si trovava nel milanese, al confine con il nord lodigiano. L'uomo è stato monitorato per alcuni giorni e poi portato in caserma, a Lodi, dove gli è stato notificato l'ordine di carcerazione.