Aggredisce carabiniere in treno, arrestato un nigeriano

I problemi cominciati all'altezza di Codogno, quando il militare gli ha chiesto un biglietto per un controllo

NEI GUAI La stazione di Lodi dove l’uomo è stato fermato

NEI GUAI La stazione di Lodi dove l’uomo è stato fermato

Codogno, 17 settembre 2015 - Minacce, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Sono le accuse a carico di un nigeriano di 26 anni, regolare in Italia, dove è arrivato nel 2011, perché ha un permesso di soggiorno come rifugiato e con abitazione a Tavazzano. La vicenda è ancora tutta da ricostruire ma, in base alla convalida dell’arresto, avvenuta oggi nelle aule del tribunale di Lodi, sembra che i problemi siano nati all’altezza dello scalo ferroviario di Codogno.

L’uomo è salito su un mezzo diretto a Lodi, con regolare biglietto, secondo quanto spiegato al giudice dalla difesa e un militare, carabiniere della stazione Garibaldi di Milano, gli avrebbe chiesto il biglietto per un controllo. Quest’ultimo si trovava però in abiti civili e dopo alcuni momenti di tensione tra i due è nata una colluttazione. Quindici i giorni di prognosi dati dal medico al carabiniere e una settimana al nigeriano. Il primo sarebbe riuscito a placare il secondo con le arti marziali, l’extracomunitario, che davanti al giudice parlava solo inglese, avrebbe minacciato il militare con frasi del tipo «ti mangio vivo».

L’ARRESTO è scattato alla stazione di Lodi dove sono intervenuti i carabinieri e la polizia. Era mercoledì pomeriggio. L’uomo, sposato e con una bimba piccola, adesso è stato rilasciato, senza misure cautelari, in attesa del proseguo del procedimento programmato per il 16 ottobre. Potrebbero essere sentiti alcuni testimoni.