2009-04-25
di LAURA DE BENEDETTI
— LODI —
LA LINEA S1, sigla di «Suburbana 1», che avrebbe dovuto collegare Lodi a Milano con un sistema di tipo metropolitano a partire da giugno, è rinviata a data da destinarsi. La certezza si è avuta giovedì, quando è stato presentato il nuovo orario ferroviario estivo senza quei “treni-metrò” che avrebbero dovuto passare da Lodi ogni mezz’ora. L’unico impegno scritto, ad oggi, resta quanto indicato nel «Patto per il Trasporto Lombardo» siglato a fine dicembre nel quale, a seguito di un emendamento presentato dalle Province di Lodi e Cremona, la Regione di impegnava ad assicurare i finanziamenti per avviare «le linee S verso Treviglio, Lecco e Lodi nel corso dell’anno 2009». Risultato? Si dovranno attendere almeno altri 6 mesi, a meno che non subentrino ulteriori rinvii.
L’assessore provinciale ai Trasporti, Piero Luigi Bianchi, si dice tutt’altro che sorpreso: «Noi, Provincia e Comitati pendolari, siamo sempre stati dubbiosi sul fatto che si arrivase alla linea S1 entro giugno. Mancavano ancora troppi presupposti: il materiale rotabile, un piano degli orari, un nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, scaduto e non rinnovato (per cui lo Stato ha congelato 40 milioni di euro disponibili, ndr), oltre a una nuova società congiunta per la gestione delle linee suburbane».

«L’ASSESSORE regionale Raffaele Cattaneo ci ha promesso che fra giugno e dicembre ci sarà una introduzione progressiva dei treni S1 — prosegue Bianchi —. Ho fortissimi dubbi, se non urlo il mio disagio è solo perché sono consapevole dei problemi esistenti. Basta vedere cosa sta accadendo nelle stazioni ferroviarie. C’era un accordo per le riqualificazioni. Invece si è fermato tutto. A preoccuparci, oggi, sotto il profilo della sicurezza c’è la stazione di Casale, dove si rischia che i calcinacci cadano in testa alla gente, o quella di San Zenone, dove la banchina non è sufficientemente lunga».
La Provincia di Lodi ora sta predisponendo una nuova lettera di sollecito: «Stiamo scrivendo alla Regione e a Trenitalia perché diano corso agli accordi». L’attivazione delle linea S1 non è vitale solo per i pedolari: potrebbe avere effetti benefici nel contrastare lo smog.