CHIEDILO A MARONI Conciliare figli e lavoro: un aiuto in più alle donne

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Chiedilo a Maroni

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Milano, 17 aprile 2016 - Nel condominio in cui abito lavora una signora, madre di 3 gemelli, che ad agosto compiranno 3 anni e quindi dovrebbero frequentare l’asilo. Fino ad oggi li ha portati in una struttura privata perché le era stato risposto che in quella pubblica non poteva iscriverli. Ora non può più permettersi di pagare le quote che le vengono richieste e non sapendo dove “parcheggiare” i bambini dovrà rinunciare al lavoro? mierre1946@libero.it’ Gentile Mierre, alla signora può dire che nell’immediato può recarsi negli uffici territoriali della Regione per farsi spiegare se può rientrare nella fascia di categorie che già Regione aiuta attraverso il cosiddetto Reddito di Autonomia. Nello specifico può trovare già aiuto nel Comune di residenza, nel senso che i bimbi che compiono tre anni frequenteranno la Scuola Materna e quindi è con la Scuola stessa che occorre verificare le fasce del pre e post scuola per conciliare le esigenze di famiglia e di lavoro dei genitori. Inoltre indirizzando la mamma ai servizi sociali del comune di residenza e spiegando bene la situazione il Comune, a seguito di opportuna richiesta può valutare un sostegno economico alla famiglia. Regione è attenta a questi temi. Ho voluto io stesso che a maggio Regione renda attiva l’azzeramento delle rette per gli asili nido, per le famiglie che hanno un Isee inferiore a 20.000 euro. ------------------------------------------------- Gentile Maroni, mi riferisco alla petizione e raccolta firme del condominio di Via Quarenghi 32 a Milano, inoltrata tramite il nostro amministratore alla Regione Lombardia nel lontano settembre 2014, senza peraltro avere riscontro. Poiché ora è d’obbligo installare sui termosifoni le suddette mi permetto, a nome dei condomini, di farle presente che a parte la spesa che non è certo un’inezia se servisse veramente al risparmio energetico si potrebbe anche prenderla in seria considerazione. Quasi tutto il nostro quartiere, il Gallaratese, viene riscaldato tramite il termovalorizzatore di Figino, quindi non servirebbero a nulla, solo ad alleggerire le nostre già vuote tasche. Enrica, Milano Gentile Enrica, come Lei sa è una norma nazionale che non prevede esclusioni dall’obbligo di installazione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione per gli impianti allacciati al teleriscaldamento, anche se sono alimentati con termovalorizzatori. Tuttavia, Regione prevede nella sua Legge 20 di omettere l’installazione dei sistemi in questione nel caso in cui la stessa risulti non efficiente in termini di costi e non proporzionata rispetto ai risparmi energetici potenziali. Regione, con suo decreto, ha le modalità per la la valutazione di inefficienza precisando che quest’ultima deve basarsi sul valore di risparmi attesi, attualizzati al momento dell’installazione, prevedendo un rientro dell’investimento in 8 anni. La valutazione di cui sopra deve essere sottoscritta dal responsabile dell’impianto termico. ------------------------------------------------- Caro Governatore, sono passati oltre 30 anni, da quando il Teatro Gerolamo ha interrotto la sua programmazione. Paolo Grassi e Carletto Colombo lo avevano, in passato, rimesso in vita e per due stagioni il Teatro ha ospitato grandi spettacoli di Cabaret, Recital, nonché le compagnie di dialetto milanese. Le chiedo come mai la Regione non si attiva affinchè questa storia di Milano riviva. Franco, Milano Caro Franco, ricordo anch’io la programmazione del Teatro Gerolamo. Ora il Teatro riaprirà grazie al lungo ed accurato restauro realizzato dall’Immobiliare Ceschina proprietaria dell’immobile che ha già fatto sapere che il palcoscenico del Gerolamo ritroverà una sua stagione teatrale. Come Governatore mi sto adoperando affinché la cultura e le tradizioni lombarde vengano valorizzate attraverso la promozione di progetti specifici. Per poter realizzare questo la mia Giunta ha appena approvato una proposta di legge per il Settore della Cultura nella quale è presente un articolo specifico dedicato alla conoscenza, alla diffusione e promozione della lingua lombarda e delle sue varianti. Si parla proprio di valorizzazione di tutte le forme di espressione artistica del patrimonio storico linguistico quali il teatro in vernacolo, la musica popolare lombarda, il teatro di marionette e burattini, la poesia, la letteratura e il cinema. Come può vedere le mie non sono solo promesse ma fatti! Indirizzate le vostre mail a: chiediloamaroni@ilgiorno.it