Minacce e botte al padre: due fratelli in carcere

A far intervenire le forze dell’ordine è stata la denuncia dell’uomo, che non ne poteva più dei continui soprusi dei suoi due figli

Carabinieri (Foto di repertorio)

Carabinieri (Foto di repertorio)

Vittuone (Milano), 6 febbraio 2016 - Minacce, botte, vessazioni continue. Da una parte un padre che non ce la faceva più, dall’altra due figli tossicodipendenti e le loro continue richieste di denaro. È l’ennesimo triste scenario in cui si è consumata una storia che ha portato in carcere i due giovani, dopo la denuncia del padre. Una decisione sofferta, quella del sessantenne, ma necessaria. E così ieri mattina i carabinieri si sono presentati a Vittuone e hanno consegnato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai due figli di quest’uomo ormai vessato da tempo. Uno di 30 anni e l’altro di 21. Un’ordinanza che serve per proteggere il papà da aggressioni continue che sono andate avanti per anni. Ora i due sono rinchiusi nel carcere milanese di San Vittore in attesa di processo. 

Le litigate in casa erano all’ordine del giorno. Tempo fa, addirittura, il 30enne, aggredì il papà con una violenza tale da rompergli il braccio. L’altro giorno la decisione tremenda per un papà. Quella di denunciare i suoi due figli ai carabinieri. La richiesta di custodia cautelare, accolta dal giudice, diventa così necessaria non solo per i ragazzi - che hanno come proprio assistente legale l'avvocato Roberto Grittini - ma per lo stesso padre. Per proteggerlo da atti di violenza che stavano diventando sempre più frequenti.  http://www.ilgiorno.it/legnano/violenza-famiglia-1.1707380