Il treno parte in anticipo e lascia a terra i passeggeri

Uno di loro, ironia del destino, è proprio un dipendente Trenord

Un convoglio Trenord

Un convoglio Trenord

Rescaldina (Milano), 2 marzo 2015 - Ritardi? No, questa volta il treno è partito in anticipo. E tre passeggeri, fra i quali un dipendente di Trenord - ironia della sorte -, sono rimasti a piedi. La disavventura ha visto protagonista una trentenne di Rescaldina che domenica sera stava tornando a casa. "Sono arrivata alla stazione di Porta Garibaldi alle 20.11, quindi con oltre venti minuti di anticipo rispetto al Malpensa Express delle 20.35 - racconta -. Sul tabellone non è comparso alcun annuncio, la voce elettronica ha annunciato che il treno diretto a Malpensa stava per partire dal binario 18 soltanto intorno alle 20.30". A quel punto, la corsa verso il binario. "Sono arrivata alle 20.34, un minuto prima della partenza - ricorda -, il capotreno ha visto che stavo correndo ma ha chiuso le porte e fatto partire il treno. In anticipo". Insieme a lei ad essere rimasti a piedi sono stati un ragazzo e un dipendente Trenord, il quale ha tempestivamente telefonato al capotreno. "Si è sentito rispondere che il treno doveva partire e quindi non avrebbe potuto fare nulla" afferma la rescaldinese. A quel punto non rimaneva altro da fare che aspettare il treno seguente, alle 21.35, e sporgere reclamo. Ma solo su internet. "Ho chiesto informazioni al personale Trenord che stava salendo sui treni in partenza e mi è stato risposto che era domenica sera e a quell'ora di certo nessuno di Trenord avrebbe potuto raccogliere la mia lamentela perché il personale addetto era a casa. Esattamente dove volevamo essere noi che siamo stati lasciati a piedi da un treno in anticipo" sottolinea.

di Cristiana Mariani