Tosi, la Fiom chiama la città: "L'azienda resti qui"

I rappresentanti dei lavoratori invitano alla mobilitazione non solo le istituzioni politiche, ma anche le associazioni e tutti i cittadini legnanesi di Cristiana Mariani

I sindacalisti della Fiom Cgil con i delegati Rsu Tosi

I sindacalisti della Fiom Cgil con i delegati Rsu Tosi

Legnano, 25 gennaio 2015 - “Il bunker e la saldatura rotori non possono essere spostati da piazza Monumento. Se l’azienda si sposta da Legnano, non esiste più la Franco Tosi”. L’allarme arriva forte e chiaro dai delegati Rsu della Fiom Cgil Ticino Olona, che hanno scelto di rispondere con dati tecnici alle affermazioni del sindaco di Legnano Alberto Centinaio che ha paventato anche l’ipotesi di un trasferimento della fabbrica di turbine in Comuni vicini, nel caso in cui la nuova proprietà della Franco Tosi Meccanica dovesse presentare problemi nel rimanere sul territorio legnanese. “Sotto i 60mila metri quadrati sarebbe impossibile continuare a produrre turbine - aggiungono i rappresentanti dei lavoratori - e quindi anche la riduzione di superficie a 20mila metri quadrati prevista da una delle pretendenti dopo i primi due anni di attività in Tosi sarebbe inaccettabile”.

A differenza di quanto accaduto in passato, negli ultimi due anni non solo le istituzioni politiche si sono dimostrate molto lontane dalla fabbrica, ma anche la città non ha manifestato la propria solidarietà all’azienda di turbine e ai suoi lavoratori. Per questo il sindacato oggi invoca la mobilitazione non soltanto dei rappresentanti politici, ma anche dell’intera città. “Ci rivolgiamo alle associazioni, alle parrocchie e a tutti i cittadini - affermano Renato Esmeraldi della Fiom Cgil Ticino Olona e Mirco Rota, segretario della Fiom Cgil Lombardia -. La Tosi fa parte della storia della città di Legnano e quindi nessuno può più rimanere alla finestra: tutti i cittadini devono essere coinvolti”. Dello stesso avviso è il sindaco di Legnano, Alberto Centinaio: “Mettiamo da parte litigi e polemiche, bisogna essere tutti uniti”. Proprio fra sindacato e primo cittadino legnanese negli ultimi giorni ci sono stati energici scambi di vedute in merito alla paventata ipotesi di trasloco. “Come Rsu abbiamo interesse a ragionare in modo serio con il sindaco - affermano i delegati -, il sindaco però ascolti ogni tanto anche i lavoratori e le Rsu e non soltanto il commissario straordinario Andrea Lolli e i dirigenti Tosi”.