Legnano (Milano), 20 aprile 2015 - Se trent'anni fa le amministrazioni pubbliche facevano e realizzavano opere, mentre oggi si fa fatica a tradurre in pratica qualsiasi cosa per mancanza di risorse è perché allora c'era un sistema di partiti che "sapevano tutti come funzionava", affermazione seguita da un esplicito riferimento alle tangenti: almeno questo è il parere del primo cittadino di Legnano, Alberto Centinaio, espresso sabato sera in occasione di una serata apparentemente innocua e dedicata ai temi del palio cittadino, il "Salotto del Gran Priore della Contrada San Magno". A provocare la risposta di Centinaio è stato l'intervento di un suo predecessore a palazzo Malinverni, Franco Crespi, sindaco di Legnano dal 1977 al 1985, e anche suo sostenitore in occasione delle ultima amministrative. Una fiducia ricambiata se è vero che Centinaio ha poi riservato all'ex sindaco e fondatore di "Insieme per Legnano", forza di maggioranza, la presidenza della Fondazione Sant'Erasmo. Ebbene, proprio Crespi poco prima dell'intervento di Centinaio (IL VIDEO) aveva ricordato: «Ai miei tempi abbiamo fatto una scuola all'anno e costruito il depuratore per tutta la rete fognaria». Quanto basta per provocare la reazione del primo cittadino che, neppure tanto implicitamente, è come se avesse accusato lo stesso Crespi di essere stato parte attiva di quel sistema che «tutti sapevano come funzionava».
di Paolo Girotti