Superstrada Vigevano-Malpensa: gli agricoltori fanno muro

Secondo i coltivatori la nuova opera viabilistica metterebbe a rischio la produttività di tutto il territorio

Il fronte del no

Il fronte del no

Abbiategrassmo (Milano), 3 settembre 2015 -«Chiediamo di cancellare il progetto Anas e di ripensare ad una viabilità che risolva i problemi di traffico nel rispetto della storia e delle tradizioni di questo territorio». E’ quanto afferma Renata Lovati della Cascina Isola Maria di Albairate. L’imprenditrice agricola insieme ai titolari di numerose aziende agricole del Sud Ovest milanese ha redatto un documento nel quale si mettono in luce gli «enormi danni» che la realizzazione della tanto contestata Vigevano-Malpensa provocherebbero «all’ultimo territorio con una grossa vocazione agricola rimasto intorno alla città metropolitana».«Questa – spiegano gli agricoltori – è un’area caratterizzata dalla presenza di numerose cascine secolari, i cui proprietari hanno speso la propria vita per la terra. Molti di noi hanno fatto anche di recente investimenti significativi per l’ammodernamento delle strutture aziendali e le sistemazioni idraulico-agrarie». «Il nostro modello di sviluppo – attaccano gli agricoltori – verrebbe compromesso duramente da un progetto che divide i fondi agricoli rendendoli meno competitivi. Inoltre, interrompendo questa continuità, genera costi di gestione più elevati e genere aree marginali difficili da raggiungere. Senza dimenticare che il sistema d’irrigazione a scorrimento è sempre stato il tratto caratterizzante della nostra terra. Ora tutto ciò verrebbe messo a repentaglio».

Ma ci sarebbe di più. Nel lavoro a più mani realizzato dalle aziende agricole di Magentino e Abbiatense emerge come «il consumo di suolo indotto dalla superstrada si traduce in una minor capacità di autoproduzione di foraggi per l’alimentazione del bestiame da latte e, quindi, in una maggior dipendenza dal mercato».Tra le altre criticità rilevate, le difficoltà collegate allo smaltimento dei reflui zootecnici e al rispetto della direttiva sui nitrati. «Mentre altri settori produttivi ristagnano – fa notare la signora Lovati – qui da noi l’agricoltura è viva e vitale. Basti pensare ai numerosi progetti in essere che sono momento di sintesi tra tutela dell’ambiente e sviluppo economico». Dunque «un modello di agricoltura innovativo e sostenibile che però non può prescindere dalla tutela del proprio territorio rurale». Di converso, per gli imprenditori agricoli il «Progetto Anas è ormai obsoleto, non ha più senso questo sistema d’infrastrutture stradali che finiscono per aumentare il numero di macchine in circolazione oltre che l’inquinamento. Senza contare che il traffico verso l’aeroporto di Malpensa con cui questa strada vuole collegarsi risulta essere in calo costante».