Vandali all'antica ghiacciaia di Castano Primo

L'area tra le vie Tobagi e Acerbi era appena stata risistemata, ma i vandali non hanno avuto alcuna pietà

Gianni Gambalonga

Gianni Gambalonga

Castano Primo (Milano), 6 maggio 2016 -  Appena risistemata (anzi, per essere precisi, ancora da ultimare) ma già purtroppo presa di mira. Giusto il tempo di far tornare a vivere davvero l’antica ghiacciaia all’angolo tra le vie Tobagi e Acerbi (un insieme di storia, tradizioni e ricordi) che qualcuno l’ha subito colpita.Vandali in azione là dove da alcuni mesi con tanta cura e passione un gruppo di solerti ebanisti e falegnami sono impegnati nella realizzazione di figure grottesche e fantastiche su alcuni ceppi delle piante abbattute, come in una vera e propria favola (un’iniziativa unica e particolare, con l’importante obiettivo appunto di rendere il manufatto e l’area attorno una zona bella da vedere e soprattutto da vivere gli uni affianco agli altri, dai più piccoli ai grandi). «C’è amarezza, ci sono rammarico e rabbia per quanto accaduto – spiega Gianni Gambalonga, colui che si sta occupando direttamente dei lavori –. Comunque andiamo avanti, non voglio darla vinta a chi ha compiuto simili gesti. Entro metà mese circa concluderemo il tutto e inaugureremo questo bellissimo spazio».

Il primo episodio, qualche tempo fa, quando un funghetto che componeva l’opera era stato letteralmente strappato dalla sua postazione e portato via. Poi, eccoli di nuovo in azione nei giorni scorsi. «Mi sono accorto l’altra sera – continua Gambalonga – e stavolta hanno preso di mira il bruco che mi avevano chiesto di creare i bimbi della scuola materna, danneggiato a colpi di sassi e mattoncini. Prendendo di mira contemporaneamente pure un uccellino che hanno sradicato dal ramo, sul quale era stato realizzato, e l’hanno fatto sparire. Siamo senza parole. Come si possono compiere tali azioni?».