Serie D / Bustese: Pllumbaj gol storico nel derby. E la salvezza non è più utopia

La rete dell'attaccante albanese contro il Legnano ha permesso ai granata di espugnare per la prima volta nella storia il Mari di Legnano. La squadra di Borccanello ora ci crede, la salvezza è a portata di mano.

Non è bastato il gol di Ersid Pllumbaj

Non è bastato il gol di Ersid Pllumbaj

Busto Garolfo (Milano), 9 febbraio 2017 - Mai nella sua storia la Bustese aveva espugnato lo stadio Mari di Legnano. Un risultato di prestigio quello ottenuto martedì sera dai granata e arrivato paradossalmente nel momento più complicato degli ultimi quattro anni tra Eccellenza e Serie D della società del presidente Giancarlo Piatti. A regalare ai tifosi questa gioia ci ha pensato Ersid Pllumbaj, attaccante classe ‘89, che con la sua rete ha deciso l’incontro terminato 1-0, spedendo i granata in paradiso e i lilla dritti all’inferno. Ersid, il suo gol rimarrà nella storia della Bustese. Che emozioni ha provato?

«Sono corso immediatamente verso la panchina per condividere questa gioia con tutti i miei compagni, anche con coloro che giocano meno. E’ stata un’emozione molto forte, sapevo che sarebbe stato un gol importante e sono contento di essere riuscito a regalare un sorriso ai nostri tifosi». Una rete storica, ma anche pesante per la classifica…

«Era una partita da dentro o fuori. Con una sconfitta sprofondavi, con una vittoria risalivi. Siamo stati bravi a rimanere uniti e compatti anche dopo il vantaggio. Ora siamo a soli tre punti dalla salvezza, dobbiamo essere ancor più motivati per continuare a scalare posizioni». E’ entrato da subito nei cuori dei tifosi, può dirsi soddisfatto della sua stagione?

«Non posso lamentarmi. Arrivando principalmente dalla Promozione ed essendo al mio primo anno di Serie D sono partito un po’ in sordina. Preferivo aver realizzato qualche gol in più, ma sono comunque soddisfatto. Non puoi non esserlo quando la domenica dai sempre il 100%». Lei è stato voluto fortemente da Ganz. E’ rimasto male per il suo addio?

«Per me era come un secondo padre, è normale. Ma la vita va avanti e io devo fare il calciatore. Qui a Busto mi trovo molto bene, ho trovato una società competente e organizzata. Il mio pensiero va al campo e a cosa mi chiede mister Broccanello». Domenica a Busto arriva il Casale, un’altra partita delicata…

«All’andata mi sono sembrati molto equilibrati. Hanno una delle migliori difese del campionato e anche se arrivano da due sconfitte di fila sono tosti. Sarà dura, ma possiamo fare bene sfruttando il fattore campo che da qui alla fine dovrà essere il nostro dodicesimo uomo». Crede alla salvezza?

«Ci credevo prima di Legnano, figuriamoci ora. Abbiamo dimostrato che siamo vivi e non molliamo per nessuna ragione. Tutte le domeniche sarà una battaglia, ma siamo pronti a combattere».