Vende cocaina ad una ragazza di 16 anni: vizio di forma, condanna annullata

Abbiategrasso, l'uomo era condannato a sette anni di carcere per aver venduto della cocaina ad una sedicenne

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Abbiategrasso (Milano), 4 luglio 2015 - Colpo di scena nel caso giudiziario di F.G., pluripregiudicato classe 1972 con precedenti per spaccio, condannato a sette anni di carcere per aver venduto della cocaina ad una sedicenne. La corte d’appello di Milano ha deciso di annullare la sentenza di primo grado arrivata cinque anni fa dal giudice del tribunale di Abbiategrasso, che aveva dichiarato l’uomo colpevole. Il motivo? Un vizio di forma durante il primo processo, riscontrato già all’epoca sia dall’accusa sia da Roberto Grittini, avvocato di Abbiategrasso che si occupava della difesa. Secondo la corte d’appello, il caso dell’uomo doveva essere valutato da un collegio giudicante, quindi giudice e giuria, non da un semplice giudice. Da qui la decisione di rivedere l’intero processo.

Già durante il processo di cinque anni fa erano emersi degli aspetti controversi. La sedicenne, interrogata come parte lesa, aveva dichiarato di aver consumato la droga ad una festa insieme all’uomo e ad altre persone, mettendo in discussione in reato di spaccio. I pedinamenti e le intercettazioni, invece, avevano fatto optare il giudice per la condanna. Ora la palla passa al giudice per le udienze preliminari di Pavia. Ad oggi l’uomo è stato prosciolto dalle accuse e lavora come operaio sotto «affidamento in prova».