Giovedì 11 Aprile 2024

Sedriano, parla la figlia di Costantino: «In politica quasi per caso, servivano candidate donne e giovani»

Processo Zambetti, Teresa Costantino racconta del suo ruolo alle elezioni amministrative di Sedriano all'interno della lista di Alfredo Celeste di Sara Riboldi

 Al centro  Teresa Costantino

STUDIO SALLY Sedriano - Teresa Costantino al centro in uno degli ultimi consigli comunali prima dello scioglimento deciso dal ministro dell'interno foto Roberto Garavaglia - Studio Sally

Sedriano, 27 gennaio 2015 - Proseguono le udienze del maxiprocesso sui rapporti tra ’ndrangheta e politica in Lombardia. A essere sentiti ieri in aula al Tribunale di Milano sono stati Teresa Costantino, la figlia di Eugenio - ritenuto vicino ai clan calabresi radicati in Lombardia e imputato al processo - e l’ex sindaco di Ossona, Sergio Garavaglia. Sotto la lente d’ingrandimento le elezioni sedrianesi del 2009, i contatti tra Teresa, eletta in Consiglio con 29 voti, il padre Eugenio e l’ex assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, ma anche quelli tra l’ex sindaco di Sedriano Alfredo Celeste ed Eugenio Costantino. Il pm D’Amico ha chiesto in che occasione la figli di Eugenio si avvicinò alla politiva. Secondo l’accusa, difatti, l’elezione di Teresa Costantino sarebbe stata una sorta di corrispettivo per la vittoria elettorale dell’ex primo cittadino, che sarebbe stato sostenuto dal padre di Teresa. Teresa però sostiene che la sua candidatura sarebbe nata quasi per caso: «Seguivo Celeste nella sua campagna elettorale. Quando una persona si è ritirata dalla lista, Celeste mi ha proposto di inserirmi al suo posto. Voleva candidate giovani e donne». Da lì iniziò una campagna elettorale durante la quale Teresa Costantino e Celeste andavano porta a porta per presentare la lista, e in cui si organizzavano riunioni ed eventi, ai quali alle volte partecipava anche Eugenio Costantino - che aveva un «rapporto amichevole con Celeste, si vedevano, si telefonavano» -. Una volta era presente anche lo stesso Zambetti.

Nonostante la carica, Teresa stava spesso in disparte dalla politica, tanto che il padre la invitava più volte a impegnarsi di più in vista di una possibile carriera. Prima di entrare in lista era stato Garavaglia a presentarle quello che sarebbe divenuto l’assessore alla Casa regionale. E proprio sottoscritta da Zambetti sarebbe una lettera indirizzata a Celeste, e ritrovata su una chiavetta sequestrata a Costantino, in cui si caldeggiava il sostegno alla giovane. Teresa in aula dichiara che si trattava di una bozza di volantino elettorale che aveva usato Garavaglia e che poi le aveva inviato per e-mail. Lei poi avrebbe modificato testo e intestazione. Ma Garavaglia durante la deposizione nega. Sarà compito del Tribunale far luce sulla vicenda.

Ripercorso anche il cammino all’Aler della Costantino: assunta tramite agenzia interinale il 16 maggio 2011. Secondo l’accusa la sua assunzione sarebbe stata caldeggiata da Zambetti in cambio del sostegno elettorale per le Regionali del 2010. Emerse in aula alcune intercettazioni di telefonate tra lei e il padre, in cui Eugenio Costantino riferiva che avrebbe parlato dell’insoddisfazione lavorativa della figlia con lo stesso Zambetti.