Legnano, riconosce la borsa rubata in un compro oro: cinque denunce

I carabineiri hanno trovato un tesoro di 600mila euro

La refurtiva rinvenuta nei Compro Oro

La refurtiva rinvenuta nei Compro Oro

Legnano, 12 ottobre 2015 - Una banda di ricettatori "in famiglia", composta da una nonna 79enne, una madre 50enne, e due cugini di 27 e 16 anni, che nascondevano in casa refurtiva preziosa per un valore di circa 600mila euro: è questo il primo, sommario bilancio dell'operazione denominata "Griffe", lanciata dai carabinieri della Compagnia di Legnano che ha condotto al deferimento in stato di libertà dei quattro personaggi e di una donna 52enne loro complice.

Le indagini sono iniziate nel settembre scorso quando una signora di Legnano, vittima di un furto in casa, ha riconosciuto una rara borsa Chanel di sua proprietà nella vetrina di un "Compro Oro" della zona. I carabinieri hanno consultato il registro che questi esercizi sono obbligati a tenere per risalire a chi impegna i propri beni e hanno individuato la 52enne, che in realtà fungeva da prestanome per le attività dei due giovani cugini.

La perquisizione in casa della famiglia, nella quale sia la madre che la nonna si trovano già agli arresti domiciliari per altri reati, ha condotto i militari alla scoperta di un vero e proprio piccolo tesoro, che comprende anche 12 orologi di marche come Rolex e Patek Philippe, 13 paia di orecchini, 30 bracciali, 29 anelli, borse di marca Chanel, Fendi, Prada, e monete preziose da collezione come ducati austriaci, ognuno del valore di almeno 1500 euro. Le cinque persone sono state deferite in stato di libertà per ricettazione perchè non è stato possibile coglierle in flagranza a rubare, ma ora le indagini proseguono per stabilire da quali furti in casa provengano i preziosi, chi li abbia commessi e dove sarebbe andata a finire la refurtiva.

Parte dei preziosi rubati è già stata restituita ai legittimi proprietari, ma la Compagnia di Legnano invita i cittadini vittime di furti della zona a visitare il sito www.carabinieri.it per verificare che tra la refurtiva non si trovino anche beni di loro proprietà.