Rapina in villa a Vanzaghello, l’accusa è tentato omicidio

All'unico dei quattro malviventi arrestati sono contestate anche la rapina pluriaggravata e la ricettazione di S.R.

Sopralluogo dei carabinieri davanti alla villetta

Sopralluogo dei carabinieri davanti alla villetta

Vanzaghello, 24 ottonre 2014 - L'accusa che grava su Agostino Iudici – uno dei quattro malviventi coinvolti nella rapina dello scorso venerdì in una villetta di via Papa Giovanni XXIII a Vanzaghello – è grave: tentato omicidio. Al fatto contestato, si aggiungono anche la rapina pluriaggravata e la ricettazione. Appene le condizioni di salute lo hanno permesso, Iudici è stato sentito dal sostituto procuratore di Busto Arsizio, Maria Cristina Ria. Ieri sono stati ascoltati alla Procura di Busto Arsizio anche i due carabinieri coinvolti nella sparatoria.

Una settimana fa quattro persone hanno fatto irruzione nella villetta del piccolo paese, residenza di un noto ambulante, conosciuto alle forze dell’ordine in quanto anni fa era stato condannato per usura. In casa, i malviventi hanno trovato solo la proprietaria, che ha aperto il cancello convinta che fosse rientrato il marito. Nel corso del tentativo della rapina, la donna è stata picchiata. Ad accorgersi e ad avvertire i carabinieri è stato il figlio. Poi la rapina ha sfiorato la tragedia. Secondo le primissime ricostruzioni, il rapinatore avrebbe puntato la pistola in faccia a uno dei carabinieri presenti e sarebbe stato a sua volta colpito da due colpi d’arma da fuoco esplosi in risposta e per legittima difesa, rimanendo ferito. Iudici è già noto alle forze dell’ordine. Originario di Gela, l’uomo era stato arrestato nel 1997 a seguito dell’operazione antidroga San Patrizio, che aveva portato all’arresto di 62 persone ritenute legate a un’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti, oltre al sequestro di droga per circa 10 miliardi di lire. Durante l’interrogatorioIudici ha ammesso di aver preso parte alla rapina ma ha negato di aver premuto il grilletto.

Le forze dell’ordine sono ancora alla ricerca dei tre malviventi che hanno preso parte al tentativo di rapina, di cui Iudici non ha voluto fare i nomi. Ascoltati in un lungo interrogatorio anche i due carabinieri. Ancora scossi, hanno ripercorso davanti al sostituto procuratore Ria gli attimi di quel pomeriggio finito nel sangue. Gli inquirenti stanno ascoltando le versioni di tutte le parti in causa e attueranno tutte le perizie e le verifiche del caso. Per il momento sull’accaduto c’è il massimo riserbo.