Legnano, dopo il referendum politica locale alla caccia degli elettori tornati alle urne

Il referendum di domenica ha portato ai seggi votanti che da tempo si erano allontanati dalla politica facendo regostrare un'affluenza che deve far riflettere i partiti tradizionali e non

Referendum

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Legnano (Milano), 6 dicembre 2016 - Nella città del Carroccio vince il No, ma al di là dei punti percentuali di distacco la tornata referendaria di domencia scorsa ha anche fornito uno spunto per chi è già "in pista" in previsione delle amministrative del 2017. È sempre difficile "leggere" e trasportare i numeri di un voto come questo per sovrapporli alle tornate elettorali tradizionali dove sono i partiti a fronteggiarsi, ma un tentativo si può fare soprattutto nel nome della forte personalizzazione che, a detta di tutti, ha caratterizzato il referendum. Il confronto si può fare con le Europee del 2014, quelle che segnarono un grande successo per Matteo Renzi.

L'affluenza fu allora del 62%, con al voto 28.444 legnanesi. Allora il Partito democratico ottenne nella città del Caroccio, con un'affluenza certo inferiore a quella del referendum di domenica, 11mila 795 preferenze e quello fu considerato un successo inatteso. A due anni di distanza per il referendum di domenica hanno votato in 32mila 724, oltre il 73% degli aventi diritto. La sconfitta di Matteo Renzi, dunque, è stata caratterizzata da 15.208 "sì" che andrebbero a questo punto personalizzati quanto è stata personalizzata la sconfitta. Numeri e voti che hanno certamente qualche significato e che spingono a valutare cosa abbia mosso, e in quale direzione, gli oltre 4mila votanti in più rispetto al 2014.  Come leggere, invece, la geografia del voto cittadino? Delle 49 sezioni che compongono il mosaico della città del Carroccio, ben 37 sono state assegnate al fronte del No: il distacco più generoso è quello fatto registrare alle sezioni 31 (seggio alle scuola Rodari) e 22 (seggio alle scuole Carducci. In entrambe le situazioni, i No hanno superato il 62% delle preferenze.

Difficile ricostruire una tendenza omogenea, perché anche all'interno delle stesse zone si sono create  differenze sostanziali tra una sezione e l'altra di voto. Va però segnalato che alle Toscanini, sei seggi allestiti, il fronte del no ha fatto il pieno vincendo tutte le sezioni. La sezione in cui i "si" hanno ottenuto il miglior risultato, invece, è la numero 2, alla scuola don Milani, Una curiosità riguarda invece il seggio dell'ospedale di Legnano, quello con meno votanti, sessantasei, ma che ha saputo replicare in modo quasi perfetto il risultato di Legnano: i Si al 46,97% e i no vittoriosi con il 53,03.  "Per chi come me era schierato per il sì, è stata certo una delusione, è innegabile - commenta il sindaco, Alberto Centinaio -. Mi aspettavo quanto meno un distacco più risicato: apparirà anche scontato, ma la partecipazione al voto è stata comunque un elemento molto positivo, un segnale che mi piacerebbe interpretare come una inversione di tendenza. Quando l'argomento conta, la gente vuole partecipare e avere voce in capitolo anche se mi riesce difficile pensare che tutti siano diventati da un giorno all'altro costituzionalisti".