Parabiago, le strade sono dei colabrodo

Pedoni che cadono. Ciclisti che ruzzolano. E passeggini che stramazzano. Se non è un bollettino di guerra, poco ci manca. A Parabiago si è registrata nelle ultime settimane un’escalation di infortuni provocati da un manto stradale crivellato di buche, avvallamenti, crepe e rattoppi d’asfalto di Davide Gervasi

Buche sulle strade di Parabiago

Buche sulle strade di Parabiago

Parabiago (Milano), 29 ottobre 2014 - Pedoni che cadono. Ciclisti che ruzzolano. E passeggini che stramazzano. Se non è un bollettino di guerra, poco ci manca. A Parabiago si è registrata nelle ultime settimane un’escalation di infortuni provocati da un manto stradale crivellato di buche, avvallamenti, crepe e rattoppi d’asfalto. Solo nelle ultime 24 ore le ambulanze sono intervenute ben tre volte per soccorrere persone finite a terra a causa di una sede stradale dissestata o dei marciapiedi in pessime condizioni. Un anziano ha perso l’equilibrio dopo essere inciampato in una vera e propria voragine che fa bella mostra nel parcheggio dell’ufficio postale di San Lorenzo. Una signora è caduta nei pressi del panificio Mereghetti e si è procurata una ferita alla testa. Una ragazza di 16 anni ha passato la notte al Pronto soccorso di Legnano dopo essere volata dalla sua bicicletta per colpa di un tombino che era sprofondato, a due passi dalla stazione ferroviaria. «Ha perso conoscenza - ha raccontato la madre - e quindi i medici hanno preferito trattenerla in osservazione ed effettuare una serie di accertamenti. Ora sta meglio, ma presenterò denuncia. Volevo ringraziare pubblicamente le tre donne che l’hanno soccorsa per poi chiamare me e l’ambulanza. Lo spavento è stato davvero tanto. Ora spero solo che si intervenga al più presto, prima che altre persone possano farsi male».

E i dati su simili incidenti avvenuti dall’inizio dell’anno sono davvero da allarme rosso: ben 59. E si tratta solo di quelle cadute che hanno necessitato il trasporto in ospedale in ambulanza. Di queste, 39 hanno riguardato ciclisti e 20 invece quelli in cui a rimanere feriti sono stati dei pedoni. Cifre impietose (in proporzione agli abitanti, Parabiago è il Comune in cui avviene la maggior percentuale di infortuni stradali di tutto il Legnanese) e che danno conto di come l’annoso problema delle strade gruviera non è ancora stato risolto, nonostante le notevoli risorse economiche (830mila euro spesi in un anno tra manutenzione ordinaria e straordinaria) messe a bilancio dall’Amministrazione comunale. La questione infatti appare quasi irrisolvibile, forse perché in passato era stato fatto troppo poco in tal senso e la situazione è poi sfuggita di mano. E la storia di oggi è sotto gli occhi di tutti: non passa giorno che in Comune non arrivino segnalazioni di buche e segni di cedimento dell’asfalto. Le ultime in ordine di tempo puntano il dito contro le vie Cavalieri, Ampere, Zanella, Sant’Elisabetta e i posteggi delle Poste. «Pedalare qui a Parabiago, tanto in centro quanto nelle frazioni, è una sorta di corsa ad ostacoli, in cui si è costretti a zigzagare tra crepe e avvallamenti - diceva ieri un anziano in bicicletta -. E purtroppo non vi sono molti margini di miglioramento: la situazione è così drammatica che la soluzione appare una battaglia contro i mulini a vento. Una chimera».