Il palazzo da 40 anni senza abitabilità

Abusivi 2 piani su 5. Fra i responsabili l’azienda che l’ha costruito di Cristana Mariani

Troppa burocrazia e troppi cambiamenti di norme e regole per il cittadino

Troppa burocrazia e troppi cambiamenti di norme e regole per il cittadino

di Cristiana Mariani

Parabiago (Milano), 25 luglio 2014 - Un'attesa che dura da quarant’anni. Burocrazia? Non solo. C’è anche una buona parte di negligenza, tutta all’italiana verrebbe da dire, nella singolare vicenda che vede protagonista Modesto Ciaghi. L’uomo vive da tempo a Villastanza, nel condominio di via Magenta che non ha ancora l’abitabilità. O, meglio, ce l’ha per soli due piani di abitazioni e per il terzo piano di ripostigli. Lo stabile, però, di piani ne ha cinque. E sono ben visibili e frequentati. «Eppure il Comune nell’ultima rilevazione aerea effettuata ha registrato che i piani sono soltanto tre» afferma Ciaghi. Strano, visto che le finestre non mentono: basta contarle sulle dita di una mano. Quella della rilevazione aerea è soltanto l’ultima delle storture di una vicenda che affonda le proprie radici negli anni Settanta e che non vede coinvolta soltanto l’Amministrazione comunale di Parabiago. «Anche l'azienda che ha costruito lo stabile ha le proprie responsabilità — racconta l’uomo —. In sostanza il problema ha da subito riguardato i metri cubi per i quali si poteva costruire: ne sarebbero serviti più di quanti autorizzati per arrivare sino al terzo piano. Quindi è stata fatta richiesta dall’impresa al Comune per un cambio di categoria nell’allora Piano regolatore». Cambio che comunque non ha sortito l’effetto sperato, visto che nei metri cubi concessi per il condominio sono state inserite altre costruzioni, come quella dedicata agli ex combattenti. «In ogni caso, quindi, il terzo piano rischiava di essere un miraggio — prosegue —. Poi però è arrivato il condono e quindi la situazione si sarebbe potuta risolvere». Qui è iniziata l’odissea: altri condoni che sarebbero stati fatti, ma di cui non c’è traccia, concessione edilizia non in regola.  «Dagli uffici del Comune mi è stato anche spiegato che i certificati erano stati coinvolti in un rogo in municipio — afferma Ciaghi — salvo poi ammettere che erano soltanto scuse. Insomma, in tutta questa vicenda è mancata la chiarezza». E manca ancora, visto che il certificato di abitabilità tanto del condominio quanto del solo appartamento manca ancora. «Vorrei sapere se è possibile averlo anche soltanto per l’appartamento di mia moglie, visto che tutto è fermo agli anni Ottanta. Sono disposto anche a compiere ulteriori atti clamorosi affinché il Comune di Parabiago possa ascoltarmi. è una vergogna che va avanti ormai da troppi decenni». Per questo l’uomo ha scritto direttamente al sindaco e all’Ufficio tecnico. «Spero che non mi rispondano fra quarant’anni» scherza.

cristiana.mariani@ilgiorno.net