Massacrata a sprangate in cascina. Torna l'incubo delle rapine per l'omicidio di Oleggio

I Ris alla ricerca di indizi nella casa della mattanza. Maria Rosa Milani trovata a terra dai nipoti di Legnano di Christian Sormani

Omicidio ad Oleggio

Omicidio ad Oleggio

Legnano (Milano), 15 settembre 2014 - Sono ore frenetiche per gli investigatori che stanno cercando di dare nome e volto a chi ha ucciso Maria Rosa Milani. L’ottantunenne è stata trovata cadavere nella cascina di Loreto di Oleggio dai nipoti legnanesi sul pavimento, in una pozza di sangue. La donna, vedova da pochi mesi, sarebbe stata colpita più volte con un bastone o una spranga. I soccorsi sono stati immediati, ma al loro arrivo la donna era già morta. 

La casa è stata messa a soqquadro, particolare che fa pensare gli investigatori dell’Arma a una rapina finita male, anche se al momento non è stato ancora possibile stabilire se manca qualcosa. È probabile che l’anziana abbia sorpreso il proprio assassino, o gli assassini, nell’abitazione e sia stata aggredita. Per far luce sul caso, ieri i Ris di Parma hanno passato al setaccio cascina Calossa, il luogo del delitto, alla ricerca di particolari e indizi che potrebbero risultare utili alle indagini sulla morte della donna.

«Abbiamo tutti paura e io stesso fatico a dormire la notte». Enzo Raimondi, legnanese doc, abita ormai da anni ad Oleggio, a poche centinaia di metri da dove è accaduto il fatto di sangue: «Non conoscevo personalmente la donna, ma siamo rimasti tutti sconvolti nel sapere quello che è accaduto. La scia di sangue arriva dopo i tantissimi furti in villa e in appartamento. In questa zona sono aumentati in maniera esponenziale e so di certo che c’è qualcuno che dorme ormai con la pistola sotto il cuscino». Raimondi, ex sponsor dell’Ac Legnano prima del fallimento della squadra di calcio, è titolare della Tecnoviti di Bienate. Da anni vive in una villa con piscina a Oleggio, nel Novarese. «Mi sono spostato in questa zona perché inizialmente la vita era molto più piacevole rispetto alla frenesia di Legnano e del suo territorio - racconta -. Purtroppo fatti del genere ci costringono a ripensare alla qualità della vita che inizialmente avevamo trovato. Io stesso ho sentito in questi giorni diversi vicini denunciare la presenza in zona di un’Audi blu con alcune persone sospette a bordo».

di Christian Sormani