Mercoledì 1 Maggio 2024

Nerviano, il preside delle medie vieta l'uso dei cellulari a scuola

Circolare del dirigente dell'istituto scolastico di via Diaz: "I telefonini devono rimanere spenti e comunque all'interno degli zaini". Plauso di molte famiglie

La scuola media di via Diaz a Nerviano

La scuola media di via Diaz a Nerviano

Nerviano, 29 gennaio 2015 - «Divieto di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici a scuola». Questo è l’oggetto di una circolare che il preside ha dovuto mandare a tutti gli studenti, ai genitori e al corpo docente per sensibilizzare chi frequenta la scuola media di via Diaz. Ambrogio Farioli, dirigente scolastico di esperienza, ha recepito in pieno la direttiva ministeriale del marzo 2007 in tema di dispositivi elettronici all’interno dell’istituto scolastico. «Ho fatto solo il mio dovere, mettendo in pratica un dettato ministeriale e lo stesso regolamento di disciplina d’istituto, che vieta l’uso di cellulari e di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche. Questo non significa che la scuola non garantisca la possibilità di una comunicazione quando è necessaria fra studenti e famiglia per motivi urgenti, ma con l’uso di telefoni degli uffici di presidenza, di segreteria o tramite la bidelleria».

Una misura che riguarda in larghissima parte gli studenti, anche se il divieto vale anche per il personale docente, che non potrebbe utilizzare il telefono cellulare durante le attività di insegnamento e di apprendimento. Alla base della circolare del preside il comportamento di alcuni studenti, due dei quali sono stati sospesi dallo stesso dirigente scolastico, che hanno usato degli smartphone per riprese e foto non autorizzate pubblicandole poi in rete. «È stata violata certamente la privacy delle persone - sottolinea -. Non si tratta solo di una questione civile, ma anche penale visto che i soggetti interessati possono incorrere in denunce gravi all’autorità giudiziaria».

Essendo poi in presenza di minori i genitori rischiano, nel caso in cui il figlio studente diffonda immagini non autorizzate tramite internet o whatsapp, multe pesanti: da 3 a 18 mila euro o da 5 ai 30 mila euro nei casi più gravi in cui interviene direttamente anche l’autorità garante della privacy. «A noi spettano le sanzioni disciplinari, che in determinati casi abbiamo già comminato - riprende il dirigente scolastico -. L’uso del telefono cellulare nell’ambiente scolastico non ci deve essere. Il dispositivo deve essere tenuto assolutamente spento e riposto nello zaino. Abbiamo invitato tutto il personale docente e i collaboratori scolastici a vigilare con la massima attenzione». Farioli aggiunge: «Abbiamo messo in pratica anche alcune iniziative per far capire ai ragazzi cosa significa uso scorretto di internet, con slide e proiezioni in collaborazione con un progetto che il Maggiolini di Parabiago sta portando avanti da tempo. Crediamo che la vera educazione nasca dalla consapevolezza dei ragazzi».