Giovedì 25 Aprile 2024

Il bar del municipio deve restare aperto. Il Cral: "Nessuno ci va per giocare a carte"

RepIica dei sindacati al sindaco. "La pausa caffè secondo qualsiasi moderna teroria d'impresa è funzionale all'attività lavorativa"

A RISCHIO Lo spazio Cral del municipio per ora è appeso a un filo

A RISCHIO Lo spazio Cral del municipio per ora è appeso a un filo

Legnano, 22 gennaio 2015 - Nelle pause caffè dei dipendenti comunali non ci sono né partite a carte né altre attività ludiche “prolungate” oltre una ragionevole misura: lo dicono le rappresentanze sindacali unitarie dei dipendenti che con la loro voce non potevano mancare tra le tante repliche alle parole utilizzate dal vice sindaco Piero Luminari per giustificare la posizione del Comune sulla futura chiusura del bar del Cral a palazzo Malinverni. Non potevano mancare, soprattutto perché Luminari, nella sua nota inviata a tutti i consiglieri comunali per spiegare le ragioni della ventilata chiusura del bar del Comune, certo non nascondeva il dubbio che, in questo stesso bar, le pause caffè dei dipendenti potessero essere fin troppo prolungate.

Insomma, secondo il vicesindaco qualcuno al bar passa troppo tempo e l’obiettivo delle sue critiche appariva ben chiaro. «Senza volere affrontare la opportunità di chiudere un ulteriore luogo di ristoro e aggregazione storico e popolare della città, luogo che in tanti anni ha aggregato e ristorato consiglieri, assessori, fantini e cittadini – replicano i portavoce delle rappresentanze sindacali del Comune di Legnano, inserendo nel gruppo quanti, oltre ai dipendenti, utilizzano o hanno utilizzato il bar – vogliamo precisare che, per quanto attiene alla pausa, non è tanto la Corte di Cassazione ma qualsiasi moderna teoria di impresa a considerare la pausa caffè funzionale alla attività lavorativa, se non vogliamo parlare delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che obbligano alla pausa gli operatori addetti ai videoterminali». Quanto basta per prendere le distanze dai “fannulloni” di recente memoria: «Si potrebbe parlarne a lungo ma non riteniamo doverlo fare – vogliono infatti tagliare corto – ci limitiamo a rincuorare i nostri utenti e cittadini che la pausa caffè dei dipendenti comunali è nella misura della ragionevolezza; nessun tappeto verde o carte da ramino».

La posizione delle Rsu si somma a quelle già espresse negli ultimi giorni e che sono il preludio all’atto decisivo di questa vicenda: il consiglio comunale, infatti, se tutto andrà come previsto nella prossima seduta sarà chiamato a esprimersi su questa vicenda con una mozione presentata dalla consigliera comunale del gruppo Pd, ma non più iscritta al partito, Tiziana Colombo. Il sindaco ha già fatto sapere chiaramente a tutti i consiglieri comunali che non ci saranno “ordini di scuderia” su questo argomento.