Prende una multa per divieto di sosta ma non indica il conducente: ora deve pagare 286 euro

Parcheggia nella corsia riservata ai mezzi pubblici: la sanzione è triplicata

Un vigile che fa la multa (Foto d'archivio)

Un vigile che fa la multa (Foto d'archivio)

Legnano (Milano), 3 marzo 2015 - La legge non ammette l’ignoranza, e neppure le dimenticanze. Ne sa qualcosa un legnanese che, multato per aver parcheggiato l’auto alle 22,30 in largo Tosi nella corsia riservata ai mezzi pubblici, si è visto triplicato la multa. Questa violazione comporta una decurtazione di due punti dalla patente. Il vigile che ha registrato la multa non ha trovato il conducente sull’auto e pertanto nel verbale si chiedevano i dati di quest’ultimo, al quale imputare la sanzione. «Avevo parcheggiato per una decina di minuti, di sera: giusto il tempo di prendere un caffè. Ricevuta la multa l’ho pagata, 71 euro. Non ho letto tutto il verbale». Così 4 mesi dopo a L.F. è arrivata la mazzata. Per non aver comunicato il nome del conducente, il proprietario dell’auto dovrà pagare altri 286 euro (200 se lo farà nei primi cinque giorni dalla comunicazione). «Ma ci rendiamo conto che 286 euro sono un quarto di uno stipendio mensile? Perché, dopo un mese dal pagamento, non mi hanno mandato una lettera ricordando di indicare chi era alla guida? Ma siamo cittadini o sudditi che devono sempre e solo pagare?».