Venerdì 19 Aprile 2024

Prima udienza per Mirko Rosa, è imputato di violenza sessuale

Giacca e cravatta, niente bandana: così è apparso ieri l'ex re dell'oro al tribunalE di Busto Arsizio.Tutto rinviato al 28 aprile

Mirko Rosa

Mirko Rosa

Legnano, 21 gennaio 2015 - VESTITO in giacca e cravatta. Senza bandana. Con un atteggiamento remissivo. Mansueto. Conciliante. Viso ripulito, sgonfio e il corpo dimagrito diversi chili, a tal punto da essere quasi irriconoscibile se non per quei tatuaggi sulla testa che - nel ricordargli il suo passato di eccessi - non potrà certo mai più cancellare. 

È apparso così ieri in udienza a Busto Arsizio Mirko Rosa, l’ex re dell’oro accusato dalla sua ex-compagna (e madre della sua bimba) Nadia De Luca di maltrattamenti e violenza sessuale: al culmine di una lite furibonda avvenuta lo scorso 16 luglio (finita con un gattino da lui sgozzato e con lividi sul viso e sul corpo della ragazza) venne arrestato. E in carcere vi è rimasto, in attesa di giudizio, fino al mese scorso quando è stato trasferito, agli arresti domiciliari, in una comunità in Veneto per disintossicarsi dalla droga e in particolare dalla sua dipendenza dalla cocaina. Poche le sue parole ieri se non le sue rinnovate scuse all’ex compagna e il fatto di stare ora meglio dopo aver iniziato il percorso di recupero e riabilitazione.

A parlare davanti al giudice Giuseppe Limongelli sono stati invece i suoi avvocati Francesca Cramis e Stefano Colombetti che hanno chiesto e ottenuto un rinvio al 28 aprile al quale il difensore di Nadia De Luca, Luigi Cacciapuoti, non si è opposto. Nel frattempo si cercherà tra le parti di definire anche un risarcimento per i danni subito dalla ragazza. E intanto le decine di negozi del marchio Mirko Oro, disseminati in tutto il nord Italia, stanno chiudendo: un vero e proprio impero smembrato in diverse società e sul quale è calata la saracinesca.

Da. Ge.