Carabinieri da premio Oscar sventano un furto da Mediaworld a Rescaldina

I militari per giorni si sono finti clienti appassionati di elettronica per individuare i ladri: un arresto e una denuncia di Davide Gervasi

Carabinieri (Germogli)

Carabinieri (Germogli)

Rescaldina (Milano), 3 luglio 2014 -  Carabinieri da premio Oscar. Meriterebbero la statuetta più famosa del cinema i carabinieri di Rescaldina che fingendosi per giorni clienti appassionati di elettronica, sono riusciti a individuare dei ladri che erano riusciti con scaltrezza a rubare dei prodotti di ultima generazione. I militari hanno girato tra gli scaffali in abiti ovviamente borghesi e recitato alla perfezione la parte di chi doveva effettuare degli acquisti. Per non suscitare dubbi sulla loro reale identità, chiedevano anche precise informazioni su quale potesse essere il prodotto migliore per rapporto qualità-prezzo. E alla fine, grazie alla loro interpretazione, l'obiettivo prefissato è stato raggiunto: i malviventi infatti sono stati colti in flagranza di reato. Tutto è successo alla “Mediaworld” dell’Auchan. Il direttore del punto vendita aveva denunciato la razzia di alcuni prodotti elettronici. I carabinieri di Rescaldina hanno quindi acquisito i fotogrammi del sistema di videosorveglianza, riconoscendo tre ragazzi come gli autori. È stata avviata così una costante attività di monitoraggio nel negozio: per giorni i militari si sono celati tra i normali clienti. E oggi finalmente i ladri sono caduti in trappola. Due dei tre ragazzi riconosciuti dalle immagini, sono infatti tornati sul "luogo del delitto" con l'intento di perpetrare un nuovo furto. Questa volta in tasca avevano nascosto un tablet Samsung, del valore di circa 700 euro, e uno smartphone, del costo di 200 euro. Uno è un marocchino di 20 anni: addosso a lui è stata trovata l'intera refurtiva ed è stato quindi arrestato. L'altro è invece un 17enne di Parabiago, studente, ed è stato denunciato per il reato di furto. Ed ora i carabinieri di Rescaldina sono alla ricerca del terzo complice.

di Davide Gervasi