Castelletto di Cuggiono ad alta tensione nella "Macchia"

Grande successo per il libro del giornalista sportivo magentino Fabrizio Ponciroli: "Perché un thriller-fantasy? Volevo cambiare un po' e cimentarmi nel genere di romanzi che più mi appassiona"

Fabrizio Ponciroli

Fabrizio Ponciroli

Boffalora Sopra Ticino (Milano), 24 luglio 2016 - Inatteso. Questo è l'aggettivo più giusto per descrivere "La macchia", nuovo libro di Fabrizio Ponciroli. Nuovo libro, sì, perché il giornalista sportivo magentino nel corso degli anni ha realizzato parecchie pubblicazioni. Mai nessuna però di genere thriller-fantasy. "Leggo romanzi praticamente soltanto di questo genere e quindi mi è sembrato naturale mettermi alla prova così - racconta Ponciroli -. Poi volevo realizzare qualcosa che potessero leggere con piacere anche le mie figlie e i miei genitori". Proprio ai genitori, oltre che a moglie e figlie, è dedicato il libro: "Non mi hanno mai ostacolato nelle folli scelte che ho fatto nella vita. Hanno sempre creduto in me".

Prima lettrice in assoluto del libro di Ponciroli è stata la moglie: "Se non le fosse piaciuto, non sarei andato avanti a scriverlo. E invece...". Invece "La macchia", libro edito dalla bresciana A.Car e ambientato in parte a Castelletto di Cuggiono, è davvero una piacevole scoperta. Rapisce l'attenzione del lettore fin dalle prime righe, coinvolge, incanta e trascina. Sembra un volume senza pretese e forse è proprio quello l'aspetto che conquista più di tutti: è una rivelazione continua. Veloce, snello nella narrazione, proietta nel mondo del protagonista Tom. Sembra quasi di vederlo, questo ragazzo, mentre si arrovella per cercare di capire cosa sia davvero accaduto nella "macchia". Dopo aver presentato il libro, con un grande successo, in villa Annoni a Cuggiono, l'11 settembre il giornalista lo presenterà anche alla biblioteca di Boffalora. E anche in quel caso si prevede il pienone.

cristiana.mariani@ilgiorno.net