Giovedì 25 Aprile 2024

Franco Tosi, il sindaco lancia il Consiglio aperto in fabbrica

Mancano circa venti giorni alla decisione sulla nuova proprietà dell'azienda di Legnano e la città inizia a muoversi: Centinaio propone la convocazione di un Consiglio comunale all'interno della fabbrica

Franco Tosi

Franco Tosi

Legnano, 27 gennaio 2015 - Un Consiglio comunale aperto che raduni tutte le forze politiche e le associazioni della città all'interno della Franco Tosi Meccanica: questa è la proposta di Alberto Centinaio, sindaco di Legnano.  "Sono settimane decisive per il futuro della Franco Tosi e dei suoi dipendenti - spiega il primo cittadino -. L’incontro che si è svolto a Roma giovedì scorso ha fatto emergere un quadro di grande incertezza a fronte di offerte che suscitano serie preoccupazioni sia per la salvaguardia dei posti di lavoro, sia per la permanenza del marchio Franco Tosi nel nostro territorio nel medio e lungo periodo. In questo momento è quanto mai urgente che l’intera città si stringa attorno alla sua fabbrica mettendo da parte ogni inutile polemica".
"E’ per questo motivo - aggiunge Centinaio . che ho valutato l’opportunità di tenere in tempi rapidi un Consiglio comunale straordinario e aperto da svolgersi all’interno della fabbrica di piazza del Monumento, e in questa sede individuare azioni mirate e concrete in grado di delineare un futuro certo per la Franco Tosi.
Il commissario straordinario Andrea Lolli, da me interpellato, ha dato la sua piena disponibilità ad ospitare in una sede adeguata tale incontro. Nel tardo pomeriggio di ieri, d’intesa con il presidente del Consiglio comunale Michele Ferrazzano, ho inoltre informato i capi gruppo consiliari chiedendo loro di fissare una data la più vicina possibile. Alla seduta saranno invitate tutte le rappresentanze sindacali e datoriali, i parlamentari e i consiglieri regionali del territorio, le associazioni di categoria, i sindaci della zona, il mondo del volontariato e tutti coloro a cui sta a cuore il futuro della Franco Tosi. Mi auguro che ciascuno faccia la propria parte per difendere uno dei simboli del lavoro legnanese".