Giornata contro la violenza sulle donne: "Coraggio, rompete il silenzio"

L'intervento del sindaco di Legnano Alberto Centinaio: "E' una lotta quotidiana"

Momento in piazza san Magno per la giornata contro la violenza sulle donne (StudioSally)

Momento in piazza san Magno per la giornata contro la violenza sulle donne (StudioSally)

Legnano (MIlano), 25 novembre 2015 - "L’Amministrazione comunale in questi anni ha valorizzato la diffusione di una cultura di rispetto delle differenze e di superamento degli stereotipi di genere, per la diffusione delle pari opportunità. E lo ha fatto attraverso molte azioni concrete. La giornata di oggi ci porta a ricordare le donne vittime di violenza, fenomeno purtroppo molto presente anche nelle nostre città, come testimoniano i dati del Centro Antiviolenza che da marzo a oggi ha accolto 65 donne del territorio, di cui 34 legnanesi". E' questo il commento del sindaco di Legnano Alberto Centinaio alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che nalla Città del Carroccio è stata celebrata domenica scorsa con una fiaccolata (FOTO). "Noi amministratori abbiamo il dovere di rompere il silenzio e ricordare che ogni giorno si verificano atti di violenza da parte di parenti e amici di sesso maschile contro le donne. Dobbiamo supportare le donne che trovano il coraggio di chiedere aiuto e, ancora di più, quelle che non lo chiedono perché troppo spaventate. Rimarco questa parola: coraggio. Coraggio che solo una donna ha nell’essere ferita, violata, umiliata e nel rialzarsi comunque, con tutte le risorse che possiede. Coraggio che, spesso, manca a noi uomini. Per questo vogliamo continuare a reperire le risorse per realizzare progetti in supporto alla lotta contro la violenza di genere".

"Una lotta - rimarca il primo cittadino - che deve essere quotidiana e non limitata alla sola giornata del 25 novembre. Come uomo sono convinto che il mondo maschile debba sostenere e supportare l’impegno delle donne a far emergere questo tema e questa difficoltà, perché non si sentano sole e trovino il coraggio per reagire. A noi tutti e in particolare a noi uomini spetta l’impegno quotidiano nel diffondere una cultura del rispetto della donna. Noi per primi dobbiamo insegnare ai nostri figli la tutela della dignità altrui, per avere futuri uomini che sappiano non violare le donne. Tutti noi insieme, donne e uomini, dobbiamo quotidianamente agire per manifestare che le diversità, anche quelle culturali e di credo religioso, sono una ricchezza".