Vermezzo e Zelo verso la fusione: un affare da un milione di euro

Procede l'iter burocratico per la fusione: bisogna anticipare leggi calate dall'alto

Sindaci con la fascia tricolore (Torres)

Sindaci con la fascia tricolore (Torres)

Vermezzo (Milano), 4 marzo 2015 - Procede bene la corsa di Vermezzo e Zelo Surrigone verso la fusione. Settimana scorsa era stata la Giunta guidata da Gabriella Raimondo ad approvare la delibera che dà il via allo studio di fattibilità per realizzare la fusione tra i due Comuni; nella serata di lunedì è toccato a quella di Vermezzo guidata da Andrea Cipullo.

Molti servizi essenziali nei due paesi sono già stati accorpati, tra questi i servizi sociali, quelli scolastici e alcuni uffici comunali. L’idea è quella di completare l’iter prima che una eventuale legge calata dall’alto obblighi i piccoli Comuni attigui alla fusione; in quel caso potrebbero essere sospesi i finanziamenti previsti da Stato e Regione per chi decide di unirsi. Una cifra che si aggira intorno al milione di euro da dividere fra i due Comuni. Tra i vantaggi immediati c’è la sospensione del Patto di stabilità per i tre anni successivi alla fusione. Un rallentamento fisiologico nell’iter burocratico è previsto a maggio, quando Vermezzo andrà al voto; si tornerà a discutere la questione con i cittadini solo dopo il verdetto delle urne.