Marmitte delle auto nel mirino dei ladri

I metalli contenuti all'interno dei catalizzatori frutterebbero ai malviventi circa 100 euro ciascuno

Una marmitta

Una marmitta

Parabiago (Milano), 28 aprile 2016 - La nuova frontiera dei ladri sembra essere quella di strappare i catalizzatori delle marmitte dalle auto in sosta. Dopo infatti il fenomeno dei furti degli airbag dalle Fiat 500 (una quarantina quelli perpetrati lo scorso anno a Legnano e Legnanese) e le razzie delle gomme delle macchine, con tanto di cerchione, avvenuti anche di recente nel parcheggio della stazione, ora ecco una nuova piaga che sta dilagando in tutto il Legnanese. Tre i simili casi avvenuti negli ultimi due giorni a Parabiago: due nella frazione di San Lorenzo, nei pressi della Icap, e uno a Ravello, nelle immediate vicinanze della casa di riposo. Altre segnalazioni arrivano anche da Legnano, Nerviano e Busto Garolfo.

I furti sono avvenuti sempre di notte: i catalizzatori depredati verrebbero poi rivenduti per i metalli contenuti all’interno, guadagnando circa 100 euro ciascuno. Secondo le forze dell'ordine simili furti sono in aumento anche nella nostra zona. Da quando, infatti, le quotazioni delle materie prime sono schizzate verso l’alto, i criminali hanno appuntato la loro attenzione sul fatto che i catalizzatori contengano piccole quantità di platino, palladio e rodio. Si tratta di metalli nobili, il cui valore è tanto elevato da rendere appetibili anche pochi grammi. Fino a poco tempo fa i furti dei catalizzatori erano in Italia rarissimi, per l’assenza di specialisti in grado di ricavare questi metalli da un pezzo rubato. Infatti, per estrarre quei pochi grammi occorrono operazioni che conoscono solo persone qualificate e attrezzate, che in Italia presumibilmente mancano perché non esiste un’industria nazionale. Dall'inizio dell'anno però qualcosa sembra essere cambiato ed ora i ladri di catalizzatori hanno cominciato ad entrare in azione anche nel Legnanese.