Parabiago (Milano), 14 novembre 2016 - Assolto da tutti i capi di imputazione per non aver commesso il fatto o perchè il fatto non sussiste. L'ex comandante dei carabinieri di Parabiago Giuseppe Sansone (ora in pensione) non è stato in alcun modo considerato colpevole delle accuse che gli erano state rivolte. L'autorità giudiziaria della quinta sezione del Tribunale penale di Milano lo ha assolto. Il verdetto è stato letto questa mattina: nessuna condotta omissiva sulle violenze sessuale attribuite all'ex maresciallo Massimo Gatto, condannato invece in via definitiva a 15 anni di carcere e ora in prigione a Bollate. Per Sansone, il pm Cristiana Roveda aveva chiesto una condanna di sei anni e nove mesi di detenzione. Secondo l'accusa infatti "Sansone non poteva non sapere delle malefatte del suo sottoposto e avrebbe dovuto informare immediatamente i suoi superiori al Comando di Legnano".
Per anni insomma, per il pm,, Sansone avrebbe taciuto su quelle violenze che Gatto, tra il 2004 e il 2011, perpetrava con addosso la divisa da carabiniere, usata e disonorata per costringere donne arrestate, o solo in cerca di un aiuto, a subire palpeggiamenti in silenzio. Accuse pesanti, quindi, di fronte alle quali l’ex comandante Sansone si era sempre dichiarato innocente. E questa mattina il giudice gli ha dato ragione. Davide Gervasi