San Vittore Olona, sulle vasche di laminazione serve chiarezza

Tutto fermo da anni per colpa della burocrazia, ma i terreni sono stati espropriati. Adesso la possibilità di rifare la gara di appalto pagando una penale

Olona in piena

Olona in piena

San Vittore Olona (MILANO), 14 febbraio 2017 - Vasche ferme con le quattro frecce da anni e adesso si valutano le opzioni. "E' forse arrivato il momento di saperne di più - ha spiegato il sindaco di San Vittore Olona, Marilena Vercesi -. Il blocco dovuto ad Anac sta in qualche modo mettendo in difficoltà anche l'amministrazione comunale, da sempre contraria alle vasche, che però adesso non capisce cosa davvero succederà. Abbiamo davanti a noi la possibilità che si rescinda il contratto con l'azienda che è stata indicata da Anac come quella non adatta per via di indagini in corso su un ramo della stessa azienda. Questa significa pagare una penale e poi indicare una data per la prossima gara di appalto. Oppure procedere col cantiere senza il parere vincolante di Anac. O ancora lasciar cadere ogni genere di discorso e discussione nel merito".

Quello che doveva essere un cantiere imponente per le piene dell'Olona, con un progetto complessivo di circa 16 milioni di euro finanziato dal Ministero, dalla Regione e da Aipo, si è ormai arenato da anni sulle secche della burocrazia, davanti a terreni già espropriati, con un comune contrario che adesso cerca soluzioni. "Spingeremo lo stesso per le opere compensative - ammette il sindaco -, che la regione ci deve garantire ugualmente anche nel caso che non se ne faccia nulla della vasche". Intanto c'è da salvaguardare San Vittore Olona a monte dell'Olona, con alcune criticità nel tratto di fiume che scorre nel paese da sistemare. "Partiremo con i lavori - spiega il sindaco -. Ci sono delle criticità da sistemare e noi dobbiamo intervenire quanto prima. Le zone sono quattro".