Vende mobili on line e trova truffatori in rete

Protagonista una donna di Arconate, che non è cascata nel tranello di alcuni web truffatori e ha denunciato il raggiro

Una truffa on line che miete migliaia di vittime

Una truffa on line che miete migliaia di vittime

Arconate (MIILANO), 25 sette,bre 2017 -  Mette in vendita mobili con un annuncio sul web e finisce dentro una trappola dai toni estorsivi. Accade ad una donna residente ad Arconate che negli scorsi giorni ha messo in vendita il mobilio della casa dove abita coi figli perchè deve cambiare a breve abitazione. "Sono stata subito contattata da una persona della Costa d'Avorio via mail - ha spiegato Stefania A. - che sembrava interessata al mio annuncio. Mi ha poi detto che avrebbe effettuato il pagamento tramite un bonifico bancario, dicendo di inviare al più presto l'iban e le coordinate bancarie, oltre all'indirizzo della mia abitazione dove prendere la merce".

La donna invia le coordinate per il pagamento ed il giorno successivo viene contattata telefonicamente da un presunto direttore di banca della Costa D'Avorio: "Parlava bene in italiano e questo mi ha insospettito non poco. Mi ha detto che per confermare la transazione sarebbe stato necessario pagare una tassa nazionale, pari a una percentuale sul valore del bonifico. Il tutto per sbloccare in bonifico stesso che era di circa 700 euro e che non sarebbe arrivato senza pagare questa sorta di gabella. Per pagare questa tassa era necessario che io facessi un versamento tramite Western Union". Il sistema Western Union è stato scelto non a caso perchè i soldi vengono spediti senza alcuna tutela verso chi li riceve.

La donna si rifiuta e il giorno successivo iniziano ad arrivare mail minatorie, quasi una sorta di estorsione continua che prosegue ad ogni ora: "Mi dicevano che sarei stata denunciata secondo il diritto internazionale perchè avevo tradito gli accordi e che per ogni giorno di ritardo avrei dovuto pagare una penale: prima di 1000 euro, poi fino a ventimila euro di multa". La donna si rivolge ai carabinieri e poi alla guardia di finanza, mettendoli al corrente dell'accaduto. "Mi hanno detto che sono situazioni che on line accadono molto spesso. Il presunto funzionario mi ha anche mandato il finto tesserino di un finanziere italiano al quale mi avrebbe denunciato per il mancato accordo sulla compravendita. Ovviamente tesserino che la guardia di finanza ha dichiarato essere falso. Spero che la mia esperienza possa aiutare qualcuno a non cadere in queste trappole perchè purtroppo in tanti ci cadono".

 

christian.sormani@ilgiorno.net