"Inseguita fino a casa dal truffatore": a 80 anni si ribella e lo fa scappare

Milano, accusata di un incidente fantasma. "Mi batteva il cuore". Scriveteci le vostre storie di anziani truffati a truffeanziani@ilgiorno.net

Truffa agli anziani

Truffa agli anziani

Legnano (Milano), 1 novembre 2016 - Poco più di un metro e cinquanta, il suo peso è di qualche decina di chili. Sembrerebbe il bersaglio ideale per i truffatori. Elisabetta Galetti, 80 anni, ha invece sventato una truffa. Salvando anche il marito e la nipote. Il raggiro? Fra i più classici: qualcuno ha lanciato un sasso contro la sua auto in corsa, fingendo un incidente e pretendendo poi un risarcimento per il danno subìto.

Elisabetta, ricostruiamo l’episodio. «Ero in auto con mio marito e mia nipote, eravamo andati a fare la spesa. Stavamo entrando in cortile, quando mi è sembrato che qualcuno ci stesse seguendo. Una volta scesi dall’auto, un ragazzo è entrato in cortile a piedi urlando a mio marito ‘Mi sei venuto addosso, adesso mi devi pagare’. Devo ammettere che lì per lì un po’ di paura l’ho provata. Era molto aggressivo».

Cosa l’ha insospettita? «In realtà non ho avuto subito la certezza di essere in mezzo a una truffa, ma quando ho visto quel ragazzo seguirci fino in cortile ho avuto come un sesto senso: possibile che avessimo fatto un incidente e ne fossimo usciti senza accorgerci di niente? Mi sembrava troppo strano. Mio marito, poi, in sessant’anni di patente aveva fatto talmente pochi incidenti che neanche ce li ricordavamo. Mi sentivo sicura quando guidava lui».

Come si è accorta che si trattava di una truffa? «Ormai in televisione e sui giornali si sente parlare ogni giorno di delinquenti che si approfittano dell’ingenuità delle persone per bene per rubare i loro soldi o i loro gioielli. Parlarne è positivo perché aiuta a tenere alta l’attenzione. I truffatori credono che noi anziani siamo stupidi e quindi ci prendono di mira, non sanno che invece ci informiamo anche noi e che quindi quando succedono episodi strani prima di cadere nella rete, stiamo attenti».

Quindi cosa ha fatto? «Ho preso il coraggio a due mani e, cercando di non far tremare la voce per non far capire al truffatore che avevo paura, gli ho risposto che se effettivamente avessimo fatto un incidente avremmo dovuto chiamare i carabinieri: sarebbero stati loro a regolare la questione. Avevo il cuore che batteva forte, cercavo di stare tranquilla, ma non è stato facile».

A quel punto cosa è successo? «Il truffatore mi ha vista ferma sulla mia posizione e quindi alla fine per fortuna è scappato. La mia soddisfazione più grande? Aver capito che in fondo, anche alla mia età, riesco ancora a non farmi prendere in giro».

Cosa consiglia agli anziani come lei? «Bisogna stare molto attenti. Pensi sempre che non possa mai capitarti una cosa del genere, ma in realtà noi anziani siamo dei bersagli ritenuti facili dai truffatori. Negli anni ho imparato a non aprire la porta agli sconosciuti e a non fidarmi facilmente: sembra banale, ma è così che si riesce a non farsi fregare».

Scriveteci le vostre storie di anziani truffati a truffeanziani@ilgiorno.net. 

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