Ravello, una giornata dedicata a suor Carla Milani

La comunità ha organizzato per domenica12 marzo una serie di iniziative per ricordare la religiosa deceduta a gennaio

Suor Carla Milani, amatissima a Ravello

Suor Carla Milani, amatissima a Ravello

Parabiago, 7 marzo 2017 - Un sorriso radioso, impossibile da scordare. Indimencabili anche il suo entusiasmo contagioso, la sua voglia di vivere, la dedizione per gli altri e la passione per la propria missione, così come i suoi rimproveri decisi e le occhiate severe con le quali richiamava all’ordine chi usciva dai ranghi. Davvero difficile per la comunità della parrocchia di Gesù Crocifisso a Ravello poter dimenticare suor Carla Milani, deceduta lo scorso 12 gennaio. Ecco perché si è deciso di ricordarla domenica con un'intera giornata a lei dedicata, a partire dalle 11,30 con una messa animata dall' "Angels Band".

"Era benvoluta da tutti - ricorda la gente a Ravello -. Eravamo affezionatissimi a lei e non la dimenticheremo mai". Suor Carla apparteneva all’ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice ed era nata a Galbiate, Lecco, il 17 agosto del 1929, "ma guai - ricordano con un sorriso i parrocchiani - chiederle la data di nascita. Non c’era verso di conoscerla: rispondeva sempre con un canto e una giravolta prima di tornare a una delle sue numerose attività senza aver nemmeno abbozzato una riposta”. E sono tanti a Ravello a tracciare l'elogio di una religiosa "particolarmente attenta alle esigenze dei bambini e dei giovani, dotata di spiccate capacità comunicative e organizzative. Un vero punto di riferimento". Un vulcano di idee, insomma, sempre pronta a proporre e organizzare qualsiasi iniziativa pur di unire la comunità di Ravello e sostenere la scuola materna (dove ha operato per moltissimi anni come insegnante di sostegno prima, ed educatrice poi) e la chiesa di Gesù Crocifisso. "Era lei l’anima dell’oratorio domenicale e di quello feriale - aggiungono gli organizzatori, ex adolescenti ora quarantenni, del "suor Carla Day -: non c’era teatro senza la sua regia, rappresentazione musicale senza il suo tocco finale, gita senza il suo appello e le sue raccomandazioni, gioco senza il suo coordinamento e partecipazione. A volte la si vedeva anche nel sestetto di pallavolo o nel bel mezzo di una partita di pallaguerra. Dispensava poi preziosi consigli che davano sostegno e conforto. Era un giudice severo, ma giusto negli non sempre facili verso l'età adulta. E ovviamente ci mancheranno tantissimo anche le sue parole illuminate durante i momenti di preghiera. Siamo c'erti che da Lassù sarà felice di questa giornata dedicata a lei".