"Non lascio il mio cane": senzatetto di Parabiago rifiuta il dormitorio

Vincenzo Fedele di Parabiago vive da cinque mesi dentro un vecchio furgone. L'Amministrazione comunale gli ha proposto di dormire un una struttura pubblica non accessibile però ai cani. E lui ha quindi rifiutato.

Vincenzo Fedele e il suo cane

Vincenzo Fedele e il suo cane

Parabiago (Milano), 14 ottobre 2016 - Vive in un furgone da mesi e, nonostante il freddo pungendo e la pioggia, ha rifiutato una sistemazione al dormitorio pur di stare vicino al proprio cane. È una storia di disperazione e amore per l'amico a quattro zampe quella che arriva da Parabiago. Per Vincenzo Fedele, 66 anni e originario di Catanzaro, non ci sono stati dubbi quando ha ricevuto la proposta dell'Amministrazione comuanale di sistemarsi durante la notte - e in attesa di una casa di edilizia popolare - in una struttura pubblica nella quale però non era possibile far accedere il suo cagnolone: "Ho ringraziato ma non me la sono sentita di lasciare sola la mia fedele amica. Si chiama Dea e dal giorno in cui mi moglie mi ha sbattuto fuori di casa (i due sono sposati da dieci anni e la villetta dove hanno vissuto insieme, è intestata a lei e al figlio che la donna ha avuto da una precedente relazione, ndr), è stata la sola a non abbandonarmi. Mi è stata sempre vicino, condividendo la mia disperazione. Accettare il posto letto in quella struttura, significava separarmi da lei. Ho quindi risposto subito di no".

Per Vincenzo, infatti, Dea è ora la sua unica famiglia e se decidesse di accogliere la proposta del dormitorio, lei verrebbe assegnata a un canile. "Separarci sarebbe troppo doloroso per entrambi - aggiunge Vincenzo -. Sono oramai quasi cinque mesi che viviamo insieme in questo mio vecchio furgone che ho posteggiato in via Silvio Pellico, a poca distanza dalla casa dove ora vive solo mia moglie e i suoi due figli. Non me la sento proprio di allontanarmi da Dea, alla quale sarebbe appunto precluso l'ingresso nel dormitorio. Lei, nonostante la cattiva sorte, non mi ha abbandonato. Ed io non abbandonerò lei". L'appello accorato di Vincenzo è quindi solo quello di una piccola sistemazione idonea sia per lui che per la sua cagnolona. "E altrimenti - dice mentre si sistema una coperta sulle spalle - continueremo a restare nel furgone. Insieme".