A Inveruno i genitori "adottano" la scuola

Le primarie dell'istituto comprensivo si avvalgono del supporto del comitato "Una mano per la scuola" che organizza eventi, feste, dibattiti e molto altro ancora autofinanziandosi

Una delle ultime iniziative organizzate lo scorso maggio

Una delle ultime iniziative organizzate lo scorso maggio

INVERUNO (Milano), 14 marzo 2017 - Le casse dei piccoli Comuni piangono e in certe scuole, si sa, i bambini devono portarsi il nécessaire per andare in bagno – usiamo un francesismo per delicatezza – piuttosto che il cappotto quando i caloriferi sono spenti. Alle primarie di Inveruno non siamo arrivati a questo punto ma di certo anche qui la coperta è sempre più corta... Come fare allora per garantire ai piccoli dei percorsi formativi il più possibile completi? Da un paio d’anni a questa parte la risposta alla domanda l’ha trovata un gruppo di genitori che si è costituito in comitato, si è dato un nome («Una mano per la scuola»), una pagina Facebook con lo stesso nome e, soprattutto, si è fatto venire in mente mille idee per finanziare altrettante iniziative che coinvolgono i circa 360 bambini iscritti a elementari e medie. Sono partiti da un concetto molto americano: quello di restituire alla comunità in cui sono cresciuti, una volta diventati adulti, ciò che hanno ricevuto. «I ragazzi sono il futuro della nostra comunità – racconta la loro presidente Antonella Ponciroli – e dobbiamo puntare su di loro».
 
I genitori hanno ottenuto dal sindaco, che li ha accolti come la manna caduta dal cielo, carta bianca. Sono così arrivati i corsi d’inglese con un insegnante madrelingua, gli eventi sportivi, gli incontri di approfondimento per i genitori su autismo, dipendenze e altro ancora. Tutti autofinanziati. Ora con uno stand alla fiera di San Martino, a novembre, dove sono stati venduti i lavoretti realizzati dai bambini; ora con le donazioni ricevute. Come quella arrivata dalla Compagnia dialettale, con la quale sta per prendere il via anche una collaborazione per riscoprire il dialetto. E la «mano» a volte arriva lontano: a una scuola terremotata di Amatrice sono appena arrivati mille euro con un assegno molto speciale. Firmato dai bambini. E dai loro super genitori.