Rosetta e Philae si spengono per sempre: chiusa la missione nello spazio targata Nerviano

La sonda è atterrata sulla cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko: i suoi pannelli solari sono stati realizzati a Nerviano, il nome del robottino Philae invece arriva direttamente da Arluno

Serena Vismara di Arluno

Serena Vismara di Arluno

Nerviano (Milano), 2 ottobre 2016 - Lo schianto  è stato programmato, era tutto previsto da oltre dieci anni. Certo, però, fa un effetto strano pensare che Rosetta si sia spenta definitivamente. Fa un certo effetto anche e soprattutto perché dietro questa missione c’è stato un grande lavoro di tantissime persone. Un lavoro targato anche Leonardo-Finmeccanica. Negli stabilimenti di Nerviano, infatti, sono nati i pannelli fotovoltaici che hanno permesso alla sonda Rosetta di svegliarsi dal torpore nello spazio e di avere l’energia necessaria per continuare la propria missione. Una missione complessa e importante. Rosetta era arrivata in orbita intorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko nell’agosto 2014 dopo un lungo viaggio e il 12 novembre 2014 il lander Philae era stato inviato sulla superficie della cometa, mandando dati importantissimi sulla Terra.

Solo pochi giorni fa, a inizio settembre, la sonda dell’Esa è stata anche in grado di ritrovare il suo compagno di viaggio, il robottino che aveva fatto perdere le sue tracce da oltre un anno, incastrato in un crepaccio. Rosetta e Philae, insieme, hanno ottenuto tanti successi e hanno regalato le prime immagini ravvicinate di una cometa. Philae nell’Altomilanese non è un nome nuovo. Già, perché proprio questo nome arriva da qui. Precisamente da Arluno. A vincere il concorso per dare il nome al robottino che sarebbe partito per la missione spaziale sulla cometa è stata Serena Vismara, all’epoca ragazzina. Ieri la missione di Rosetta e Philae si è definitivamente conclusa, ma gli occhi di Serena e dei talenti di Leonardo sono ancora rivolti lassù, in quello spazio che fa da sempre sognare milioni di persone.