Nerviano, la maggioranza replica agli attacchi dell'opposizione sulle rette degli asili

"Polemiche pretestuose". E' stata questa la risposta della coalizione Lega-GIN-Con Nerviano

mensa degli asili in primo piano

mensa degli asili in primo piano

Nerviano (Milano), 21 luglio 2017 - "Polemiche pretestuose". La maggioranza politica nervianese liquida così l'opposizione che l'aveva attaccata sulla questione delle rette degli asili. "Come maggioranza Lega-GIN-Con Nerviano abbiamo respinto in Consiglio comunale una mozione avanzata dalle opposizioni riguardante la misura denominata “Asili nido gratis” promossa da Regione Lombardia. La nostra scelta è dipesa dal fatto che l'aggiornamento delle rette per l'asilo nido era vincolante per poter usufruire delle agevolazioni concesse dalla Regione stessa per i prossimi anni. La delibera regionale, stabilisce che: “i comuni devono necessariamente adottare il regolamento con tariffe per i servizi dedicati alla prima infanzia differenziate su base ISEE in coerenza con le tariffe applicate nell'ambito territoriale del Piano di zona”.

Questo ha significato per il Comune di Nerviano, l’adeguamento delle proprie tariffe a domanda individuale “al valore medio” applicato da tutti i comuni limitrofi dell’ambito territoriale, cosi come deciso dal tavolo di zona del legnanese nel maggio 2016. Non si tratta quindi di aumenti tariffari “alle stelle” come erroneamente e provocatoriamente asserito dall'opposizione, ma di un necessario adeguamento normativo, a cui peraltro aveva già dato l’assenso anche l’Assessore della precedente Amministrazione e che il Comune di Nerviano doveva attuare, per usufruire delle opportunità previste nella misura “asili nidi gratis”. Il costo totale del servizio per il comune di Nerviano si attesta intorno ai 540.000 euro/anno per un totale massimo di 60 bimbi accolti nella struttura comunale. Il costo di ogni utente è mediamente di 818,00 euro al mese. Anche chi paga oggi la quota massima prevista di 512 euro al mese lascia comunque a carico della comunità nervianese oltre 300 euro al mese, mentre chi paga solo il minimo previsto di 100 euro non contribuisce nemmeno a pagarsi il costo del pasto giornaliero. Insostenibile! Era dunque necessario e doveroso intervenire".