Trasferimento asilo don Arioli: lettera del sindaco a chi si oppone

Il sindaco di Rescaldina ha inviato una missiva a tutti i 1.780 firmatari della petizione

Il sindaco Michele Cattaneo

Il sindaco Michele Cattaneo

Rescaldina (Milano), 24 marzo 2017 - Una lettera del sindaco spedita a tutti i 1.780 firmatari. C'è posta per te, a Rescaldina. Arriva dal primo cittadino Michele Cattaneo ed è indirizzata a coloro che hanno sottoscritto la petizione contro il possibile trasferimento della scuola materna privata don Arioli.

Nella missiva viene chiarita la posizione dell'amministrazione comunale che sulla vicenda sta "studiando soluzioni alternative - dice lo stesso sindaco - per le quali è necessaria però anche la disponibilità della scuola paritaria che ad oggi ha soltanto rifiutato di spostarsi dalla sede attuale". Un "no" deciso, quindi, quello della materna don Arioli, di fronte al quale Cattaneo intende appunto ora chiarire con i cittadini firmatari l'intera questione: "La raccolta firme a cui anche lei ha partecipato  - scrive appunto il sindaco - è nata da una lettera che ho inviato all' “Associazione scuola materna” chiedendo semplicemente il loro pensiero su un possibile spostamento nella struttura di via Baita, completamente ristrutturata e in sicurezza dall’amianto. A quella mia missiva, però, l’Associazione non ha mai risposto se non attraverso articoli di giornale e la petizione a cui anche lei ha partecipato con la sua firma". Nel suo scritto ai 1.780 cittadini firmatari, quindi, Cattaneo intende mettere i puntini sulla "i" sulla vicenda, chiarendo anche il perché di quel possibile trasferimento: "A Rescaldina - spiega infatti il sindaco nella sua lettera - esistono due scuole materne. La prima è paritaria-privata ed è ospitata in uno stabile di proprietà del comune: potrebbe accogliere più di un centinaio di bambini ma oggi è frequentata da 50, di cui solo 40 residenti in paese. La seconda è invece statale ed è ospitata nella scuola primaria Manzoni. Quest'ultima è frequentata da 90 bambini che hanno problemi di spazio e vivono anche la difficoltà di una carenza di bagni adatti alle loro esigenze".

Il trasferimento della don Arioli nella struttura di via Baita sarebbe insomma finalizzato a garantire aule più idonee a quei 90 bambini della materna statale che ora "convivono" con gli studenti delle elementari. "Il mio intento - aggiunge infatti Cattaneo - era semplicemente quello di suggerire una soluzione che costasse meno della costruzione ex-novo di una scuola materna per i bambini della statale. È giusto ascoltare i 1.780 cittadini che, firmando la petizione, hanno detto no a un possibile trasferimento della scuola don Arioli in via Baita, ma è altrettanto corretto che loro sappiano che in questo modo si rendono necessari lavori molto più costosi della semplice ristrutturazione di questa struttura, la quale dispone appunto di adeguati spazi per ospitare la materna privata don Arioli ma non sufficienti per accogliere invece i bambini della materna statale".