Legnano, pipistrelli al Castello: una mano dalla natura contro le zanzare

Progetto della Lipu

Il Castello di Legnano

Il Castello di Legnano

Legnano (Milano), 25 luglio 2017 - La vicinanza del fiume, acquitrini e cespugli a volontà e un bel castello medievale con i suoi merletti, torrette e mille anfratti segreti dove nascondersi. Neanche il pipistrello più "blasé", appartenente all’alta società dei Carpazi potrebbe arredare meglio il proprio favoloso appartamento. Ed è proprio così che si presenterà la location che andrà ad abitare, a partire da questa sera, il pipistrello che verrà liberato all’"Isola del Castello" di Legnano. Il simpatico volatile – non proprio uscito da un concorso di bellezza considerati le grandi ali nere, il muso da topo e acuti d’accompagnamento che hanno ispirato nei secoli innumerevoli superstizioni e film horror – arriverà dal centro Lipu, la Lega italiana protezione uccelli, della Fagiana del Parco del Ticino, dov’è stato curato, accudito e rimesso in sesto dopo essere stato raccolto a terra ferito.

La sua liberazione in un contesto semiurbanizzato – alla fine siamo comunque in città – rappresenta di per sé una novità come lascia intendere Fabrizio Bandera della Lipu di Parabiago, che ha seguito in prima persona questo progetto: «Ogni anno il centro della Fagiana libera gli animali che dopo le cure ricevute ed essere guariti terminano la cattività e tornano nel loro ambiente naturale. Quest’anno abbiamo scelto un pipistrello, e abbiamo trovato nell’Isola del Castello l’habitat ideale dove questo animale potrà vivere, nidificare e riprodursi». Il ritorno del pipistrello a Legnano rappresenta una buona notizia, chiarisce Fabrizio. "Il loro numero è in diminuzione perché risentono dell’agricoltura moderna, degli anticrittogamici usati per le coltivazioni e che alla fine entrano nel loro organismo". E nonostante le apparenze, l’uomo non ha nulla da temere. Anzi. Proprio in queste calde sere d’estate con le zanzare (comprese il genere "tigre") che imperversano, il pipistrello è alla fine un amico: "È in grado di mangiare letteralmente centinaia di zanzare che individua grazie agli ultrasuoni – aggiunge ancora Bandera – ed è per questa ragione che la sua presenza va incoraggiata: ce le tiene lontane". Insomma: se il "re della notte" troverà una piccola reggia stasera ad aspettarlo, altri di lignaggio più modesto alloggiati nel cassettone delle tapparelle, o in qualche sottotetto, non andranno mandati via ma ringraziati. Sarà anche per merito loro che potremo dormire con le finestre aperte.