Pioggia di multe dal semaforo: in piazza parte la raccolta firme

Parabiago, la perizia sul photored chiesta dai sanzionati

Il banchetto allestito ieri in piazza Libertà a San Lorenzo di Parabiago: in poche ore sono state raccolte decine di sottoscrizioni L’iniziativa  si ripeterà nei prossimi giorni

Il banchetto allestito ieri in piazza Libertà a San Lorenzo di Parabiago: in poche ore sono state raccolte decine di sottoscrizioni L’iniziativa si ripeterà nei prossimi giorni

Parabiago (Milano), 20 novembre 2017 - Scattato il verde sulla raccolta firme contro il photored. Al via, infatti, ieri in piazza Libertà a San Lorenzo la petizione con la quale si chiede la rimozione del dispositivo elettronico installato lo scorso maggio sul Sempione e dalle cui fotorilevazioni sono già state elevate oltre 4.000 contravvenzioni, mietendo vittime soprattutto tra i motociclisti. In tre ore raccolte una trentina di adesioni e ora la proposta a suon di sottoscrizioni proseguirà in altre zone di Parabiago (domenica il banchetto delle firme sarà allestito nella centralissima piazza Maggiolini) e forse anche in altri Comuni del Legnanese. In cabina di regia il Movimento 5 Stelle che punta il dito contro presunte irregolarità sul funzionamento e sull’iter procedurale che ha portato all’installazione di questo cosiddetto semaforo intelligente.

«Siamo di fronte a nostro parere di un impianto semaforico irregolare - spiega Christian Vitali, capogruppo a Parabiago dei pentastellati - non è possibile che più di 4.000 persone, molte delle quali non hanno mai preso multe prima, siano passate con il rosso». Il presidio di ieri, nelle immediate vicinanze del semaforo in questione, è servito anche per informare sulla pioggia di ricorsi presentati da molti dei sanzionati al giudice di pace e al prefetto. È così emerso che proprio oggi alcuni tecnici effettueranno una perizia sul sensore dell’impianto, dal momento che sono tanti i motociclisti incappati nell’occhio elettronico dopo aver atteso il verde della svolta a sinistra (verso Cantalupo) per circa dieci minuti. Al sit-in di ieri si sono visti anche gli agenti della polizia locale, arrivati insieme al primo cittadino Raffaele Cucchi: «Hanno controllato i nostri permessi - hanno detto i promotori dell’iniziativa - Ovviamente era tutto regolare».