A pesca nell’Olona e sui Navigli: Sampei abita nel Legnanese

Il gruppo "Street fishing Milano" all’opera per riabilitare i corsi d’acqua

La pesca sull'Olona

La pesca sull'Olona

Cerro Maggiore (Milano), 23 gennaio 2018 - Pescare nell’Olona o nel Naviglio? Poco poetico, ma il divertimento è assicurato. È arrivato lo street fishing, cioè la pesca in città, e a portarlo qui sono stati dei giovani di Cerro Maggiore e Milano. Forse ancora in pochi ci fanno caso, ma i corsi d’acqua urbanizzati nascondono dei veri ecosistemi ricchi di vita. Un po’ per scoprirli e proteggerli, un po’ per divertirsi, i ragazzi hanno fondato lo «Street Fishing Milano», un gruppo (il secondo in Italia del suo genere) che vuole promuovere e valorizzare questo sport. Il primo evento è stato un raduno alla Darsena di Milano «per noi il luogo di pesca più «street» in assoluto - spiegano i ragazzi -. Sembrava di essere in un anfiteatro o dentro a uno show; la gente ci applaudiva quando tiravamo su un pesce oppure lo rilasciavamo, ma soprattutto si fermava per capire cosa stessimo facendo». Per questi giovani pescatori raccontare quello che fiumi e canali urbanizzati nascondono è diventata una vera missione: «Nella Darsena ci sono carpe da cinque chili; e poi persici, trote, lucci perca. Chi passa e ci butta dentro una lattina spesso non sa quanti animali abitano questi corsi d’acqua».

L’angolo milanese è solo l’esempio più eclatante. Esistono tanti canali di casa nostra perfetti per lo street fishing: dall’Olona fino al Naviglio e al Villoresi. Dipende da che cosa si vuole catturare. Solo è importante ricordarsi del «release», cioè di ributtare i pesci in acqua una volta pescati. «Questo sport crea un legame con il territorio e sensibilizza la gente sulla necessità di difenderlo - spiegano -. Tra le iniziative che vorremmo proporre c’è anche la raccolta rifiuti sulle sponde dei canali. Senza dimenticare che i pescatori sono i primi ad accorgersi se qualcosa non va in un corso d’acqua. Pensiamo, ad esempio, all’Olona e alle sue problematiche legate all’inquinamento. Ci vorremmo occupare anche di questo tema in futuro».

Lo street fishing viene dal Nord Europa e in Italia è una «filosofia» codificata abbastanza di recente. «Noi abbiamo cominciato circa tre anni fa, per poi scoprire che esiste uno Street Fishing Italia. Di solito peschiamo con la tecnica dello «spinning», utilizzando esche che imitano l’aspetto di pesci o piccoli crostacei». Oggi la pagina Facebook «Street fishing Milano» fondata da questi ragazzi, tutti tra i 18 e 30 anni, è attivissima nel mostrare i risultati della pesca in città. Presto, però, diventerà anche un canale per lanciare eventi: «Il nostro sogno è quello di organizzare quest’anno una gara a tappe che porterà i concorrenti in giro per la provincia di Milano, alla scoperta dei corsi d’acqua. Al nostro gruppo si è unito anche un biologo, che ci supporta e consiglia dal punto di vista tecnico». «Ma c’è ancora moltissimo da fare - aggiungono -. Poi stiamo pensando ad altri eventi: dalla raccolta rifiuti ai raduni. Promuoveremo una raccolta fondi per realizzare dei prelievi sull’acqua e monitorare lo stato dei canali».