Parabiago, continua la raccolta firme contro il photored. Dubbi anche nella maggioranza

Domenica 3 dicembre gli organizzatori della petizione finalizzata a chiedere la disinstallazione del semaforo saranno a Villastanza

Il banchetto delle firme allestito domenica in piazza Maggiolini

Il banchetto delle firme allestito domenica in piazza Maggiolini

Parabiago (Milano), 1 dicembre 2017 - Continua la raccolta firme contro il photored del Sempione, all'altezza di San Lorenzo, il cui dispositivo ha fotorilevato circa 4000 mila infrazioni in meno di cinque mesi. Domenica in piazza Maggiolioni a Parabiago diversi coloro che hanno sottoscritto la petizione e ora l'iniziativa firmataria proseguirà domenica 3 dicembre, questa volta in piazza Indipendenza nella frazione di Villastanza. "A chi ci chiede il perchè di questa istanza mirata a disinstallare un rilevatore di passaggio col rosso - dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle Christian Vitali - rispondo che le multe elevate dal dispositivo elettronico in questione sono secondo noi nulle in forza della sentenza della Corte di Cassazione numero 21847 dell'11 novembre 2005. La Corte ha infatti stabilito che in caso di mancata delibera di autorizzazione della Giunta per l'installazione di un photored, le contravvenzioni siano da considerarsi illegittime. E questo è esattamente quello che è successo a Parabiago. Non siamo certo a favore di chi passa con il rosso, ma il "semaforo intelligente" sul Sempione è a nostro parere irregolare". E intanto prosegue anche l'iter procedurale (effetuata anche una perizia sui sensori del photored) dei tanti sanzionati che hanno presentato ricorso in Prefettura o al giudice di pace. Una pioggia di cause per uno stillicidio di infrazioni che stanno iniziando a suscitare perplessità anche all'interno della stessa maggioranza: "Nonostante stiamo ancora attendendo il verdetto del giudice di pace, a prescindere da quale sarà il giudizio del tribunale, forse andrebbe considerata la revisione o ricollocazione del photored", ha detto il consigliere comuale, ed ex assessore, Mario Grandini. Davide Gervasi