Inveruno, nuova proprietà alla Carapelli: l'olio è davvero salvo

Ufficiale l'affitto del ramo d'azienda alla Tor: 36 lavoratori già in Carapelli passano alla nuova azienda

Un corteo alla Carapelli

Un corteo alla Carapelli

Inveruno (Milano), 5 aprile 2017 - L’ultimo atto è stato compiuto con la firma degli atti notarili e da oggi è formalmente operativa la nuova realtà produttiva che prosegue nella storia plurisecolare dell’industria olearia inverunese. La Carapelli comunica di aver ceduto in affitto di ramo d’azienda, per quattro anni con il diritto di acquisto dopo tre a The Organic Refining srl (Tor), la struttura industriale di corso Europa. Tor è una società specifica costituita da The Organic Factory (Tof), già operante in Europa e nel mondo nel settore degli olii biologici, che assorbe il settore raffineria dell’olio di oliva e di quello di semi vari, oltre a tutto il settore di confezionamento dello stabilimento Carapelli di Inveruno. L’accordo è stato sottoscritto a Milano dall’amministratore delegato di Tor, Paolo Frigati, da Silvia Donnini, procuratore del gruppo Carapelli, e da Nicola Pellero in qualità di amministratore. L’accordo di fatto recepisce quanto è stato sottoscritto a fine febbraio a Roma nella sede del ministero dello Sviluppo Economico alla presenza delle due aziende, dei rappresentanti dei lavoratori e di quelli delle Amministrazioni coinvolte.

Attraverso questa nuova sinergia aziendale Carapelli garantirà a Tor commesse in conto lavorazione per la raffinazione e l’imbottigliamento dell’olio di oliva e di semi vari e l’avvio di nuove collaborazioni strategiche nel settore dell’olio biologico. Questa operazione consente a 36 lavoratori già della Carapelli di mantenere il loro posto di lavoro nello stabilimento di Inveruno, passando a Tor senza alcuna perdita dei diritti maturati. Soddisfazione per quanto si è riusciti a fare in tempi strettissimi – la crisi era stata palesata a ottobre – è stata espressa dal global ceo della Deoleo, Pierluigi Tosato. «La crisi allo stabilimento di Inveruno è stata risolta in pochi mesi. Da un problema è nata un’opportunità: la sinergia con Tor ha consentito di mantenere attivo il sito produttivo di Inveruno, di riassorbire parte dei lavoratori che altrimenti sarebbero rimasti senza occupazione e di fornire nuove opportunità di sviluppo ad entrame le aziende, con una futura espansione nell’area del biologico».

Dopo questo passaggio, Carapelli concentrerà le proprie attività produttive nello storico quartier generale di Tavernelle, in Toscana, mantenendo però diversi servizi amministrativi e commerciali nell’area milanese, ad Inveruno. L’accordo rappresenta il punto di arrivo di un percorso che ha permesso l’uso della cassa in deroga scongiurando così l’eventualità che un pezzo importante della produzione agroalimentare italiana andasse totalmente perduto. C’è poi anche la possibilità che i lavoratori Carapelli al momento esclusi dalla cessione del ramo di azienda possano essere assunti in futuro, in caso di espansione del perimetro occupazionale, da The Organic Refining.