A 26 anni vola a Chicago chiamato da Barack Obama

Valentino Magliaro di Vanzaghello sarò negli States chiamato dalla Fondazione Obama

Valentino Magliaro di Vanzaghello

Valentino Magliaro di Vanzaghello

Vanzaghello (Milano), 23 settembre 2017 - Non saranno certamente i due giorni che cambieranno il mondo, ma saranno due giorni dove la gente, soprattutto i giovani, che hanno voglia di essere protagonisti del cambiamento si parleranno tra loro, raccontandosi le esperienze maturate, i progetti, le ambizioni. Questi due giorni – il 31 ottobre e l’1 novembre – saranno a Chicago. Le ha organizzate Barack Obama in persona che, lasciata la sua carica di quarantaquattresimo presidente Usa, non ha smesso di essere un operatore del cambiamento, partendo dall’esperienza di tutti quei giovani che, nella loro piccola comunità, hanno già fatto o stanno facendo delle cose «per un mondo migliore». Tra le persone selezionate a partecipare alla due giorni di Chicago c’è un ragazzo italiano, Valentino Magliaro, di Vanzaghello. Il solo a rappresentare il nostro Paese.

Classe '92, Magliaro è consigliere comunale con le deleghe a Politiche giovanili e legalità. È stato il primo tra gli eletti, col maggior numero di voti. A soli 19 anni ha avviato un’associazione sportiva, raggiungendo 124 atleti associati e a Expo Milano 2015 ha partecipato alla realizzazione di oltre 48 eventi istituzionali e sportivi.

Cos’hai fatto in questi anni?

"Mi sono diplomato all’istituto di ragioneria Tosi di Busto Arsizio – dice – dopo di che ho fondato con altri ex studenti Sport Itc, un progetto sportivo che da tre anni è diventato modello di buone pratiche contro la dispersione scolastica dal ministero dell’Istruzione. Dal 2013 sino a tutto il 2014 con ExpoScuola ho fatto divulgazione su cosa fosse Expo nelle scuole, incontrando 100mila studenti, ed un evento con Massimo Bottura. Nei sei mesi di Expo con la Ferrero mi sono occupato della realizzazione di eventi sportivi ed istituzionali, ad esempio quelli con Ban Ki Moon e Roberto Baggio".

E dopo Expo?

"Mi occupo del TEDxYouth Bologna come Ambassador nazionale e sono nel gruppo Spaggiari Parma".

Com’è nata questa possibilità di essere a fine ottobre a Chicago?

"Quando Obama è stato a Milano da Marco Gualtieri, ossia colui che lo ha invitato, gli ha chiesto di indicare dei nomi di ragazzi che hanno fatto qualcosa nel coinvolgimento della società civile. Gualtieri gli ha fatto il mio nome".

Cosa pensi di trovare a Chicago?

"Tanti talenti incredibili ed una visione di futuro pazzesca, per migliorare questo mondo. Difatti il progetto voluto dall’Obama Foundation è quello di coinvolgere in una grande famiglia tutti coloro che pensano che cambiare il mondo in meglio è possibile. Io ci credo".

Proprio come dice la presentazione di TEDxYuoth.

"Il mondo in cui viviamo non attende impiegati passivi, ma si aspetta navigatori appassionati e coraggiosi. Il rispetto di sé e degli altri, la solidarietà verso chi è nel bisogno, la creatività di chi vede le soluzioni che nessun altro vede, il coraggio e il desiderio di ampliare sempre di più le proprie possibilità. Si tratta di un grande lavoro, e noi stiamo appena iniziando. In effetti dire che è un progetto ambizioso dare forma alla cittadinanza del ventunesimo secolo è poco, ma siamo fiduciosi. La storia personale di Barack Obama ci dimostra che nulla è impossibile ma stavolta passa il testimone a tutti noi e ciascuno è chiamato a fare la propria parte".