Nerviano: da Actavis a Nms, luci e ombre della ricerca in Italia

La prima ha scelto di espandersi investendo 14 milioni di euro in un nuovo laboratorio di ricerca in città, la seconda sta attraversando un nuovo momento di crisi

L'ingresso di Nms e Actavis

L'ingresso di Nms e Actavis

Nerviano (Milano), 27 febbraio 2015 - Due centri di ricerca, una sola città: Nerviano. Actavis e Nerviano Medical Sciences rappresentano due eccellenze nel panorama internazionale della ricerca oncologica farmaceutica.  Nel giro di un anno e mezzo, l'area di Actavis si arricchirà di un nuovo centro di ricerca. Un palazzo di tre piani con laboratori di analisi, microbiologia e tecnici all'avanguardia. "Siamo orgogliosi di presentare questo nuovo centro, per il quale Actavis ha scelto di investire 14 milioni di euro e che sarà concluso intorno ad ottobre 2016" hanno commentato alcuni dirigenti della multinazionale del farmaco. Una multinazionale che, da piccola azienda americana produttrice di farmaci generici nata negli anni Ottanta, si è trasformata nel corso degli anni in un colosso che sta investendo anche nella ricerca sui farmaci di marca e che ad aprile completerà la procedura di "associazione" con un'altra grande società, Allergan. "Il nostro nome prenderà quello di Allergan - ha affermato Carlos Villalobos, vicepresidente di Actavis -, ma le nostre caratteristiche, la voglia di crescere e la qualità non cambieranno. Anzi, aumenteranno. Così come aumenterà con questa operazione e con il nuovo centro di ricerca di Nerviano la nostra possibilità di assumere". Per una società che può sorridere ce n'è un'altra che invece deve fare i conti ancora con grandi difficoltà. Nerviano Medical Sciences, centro di ricerca oncologica farmaceutica molto apprezzato in tutta Europa ma che torna ad avere problemi di natura finanziaria. Paradossalmente, questa volta è proprio chi nacque qualche anno fa con il compito di salvare il centro, ovvero la Fondazione regionale per la ricerca biomedica, a tenere in scacco i bilanci e quindi il futuro dei circa 500 lavoratori di Nms. I prossimi potrebbero essere giorni decisivi.