Neonato morto a due giorni dal parto, spunta l’ipotesi della morte in culla

Legnano, eseguita l’autopsia. Il padre: "Vogliamo solo giustizia"

L’ingresso dell’ospedale di Legnano (Studiosally)

L’ingresso dell’ospedale di Legnano (Studiosally)

Legnano (Milano), 18 novembre 2017 - Era la quarta nascita in famiglia, la quarta gioia in una coppia che con l’arrivo dell’ultimo nato, avrebbe sancito la cornice perfetta della loro vita. Il piccolo però, inaspettatamente si è sentito male e, per cause ancora in via di accertamento, è spirato a sole 48 ore dall’essere venuto al mondo, qualche giorno fa, mentre era ancora in ospedale a Legnano. Secondo quanto emerso fino ad ora dalle indagini della Polizia di Stato chiamata dal padre poco dopo la tragedia, potrebbe trattarsi di un’ipotesi di “morte in culla”. Un dramma purtroppo inspiegabile ma non così raro e certamente non inimmaginabile. La Procura di Busto Arsizio però ha fatto sequestrare le cartelle cliniche del bimbo e disposto l’autopsia, per poter ricostruire a dovere l’accaduto. I genitori, travolti dal dolore, non si riescono comunque a rassegnare e chiedono giustizia.

Erano le nove del mattino dello scorso 9 novembre quando il piccolino è venuto al mondo, a seguito di un parto cesareo. Tutto sembrava essere andato a dovere, tanto che nel giro di qualche giorno era prevista la dimissione di madre e figlio. Purtroppo non accadrà mai: nella serata di sabato scorso mamma e papà sono rimasti con il loro piccolo, lo hanno coccolato e insieme hanno immaginato il suo futuro, insieme ai tre fratellini. Alle 23.30 però, la mamma del piccolo ha notato che qualcosa non andava, il bimbo non era reattivo come avrebbe dovuto, così ha dato l’allarme. Immediato l’intervento di medici e infermieri, ma il piccolino è spirato di lì a poco. Cosa abbia provocato la morte del piccolino, è ancora un mistero da chiarire. «Vogliamo solo giustizia - ha raccontato il padre del piccolo, 49 anni, distrutto dal dolore - ci hanno detto che ha avuto una crisi cardiaca».

Quando i medici hanno annunciato la morte del loro figlio, la coppia è stata comprensibilmente travolta dal dolore, e il papà ha deciso di chiamare immediatamente il 112. La polizia è arrivata in ospedale, ha avvisato la magistratura e sequestrato le cartelle cliniche del bambino. La Procura di Busto Arsizio, al momento, non ha confermato l’apertura di un fascicolo con ipotesi di reato a carico di qualcuno malgrado gli approfondimenti effettuati immediatamente dopo la morte del piccolo. Il pm bustocco Nicola Rossato, titolare del fascicolo, ha inoltre disposto l’autopsia sul neonato, che si è svolta lo scorso 15 novembre e sui cui esiti nessun dettaglio è però ancora trapelato. Dall’esame autoptico ci si aspettano quindi le prime risposte sul dramma consumatosi nel reparto dell’ospedale cittadino nei giorni scorsi e che ha sconvolto la famiglia del piccolo passata in poche ore dalla gioia per una nascita al dolore per un addio tanto inatteso.