Photored sul Sempione, continua lo stillicidio: altre 600 multe

Da maggio sono ormai oltre tremila le contravvenzioni elevate a causa del "semaforo intelligente" all'altezza di San Lorenzo di Parabiago

Il photored sul Sempione

Il photored sul Sempione

Parabiago (Milano), 29 ottobre 2017 - Continua impietosa la strage del photored sul Sempione, all’altezza di San Lorenzo. Altre 600 multe notificate solo nelle ultime due settimane che vanno ad aggiungersi alle altre 2.500 contravvenzioni recapitate a chi è incappato nelle fotorilevazioni dell’occhio elettronico da maggio a fine agosto. In questi giorni il Comando della polizia locale è stato preso d’assalto da molti dei sanzionati. Chiedono chiarimenti, presentano istanza delle documentazioni video-fotografiche ed esprimono la loro contrarietà. È stata anche organizzata una sorta di class action per unire le forze in un fronte comune, presentandosi compatti dal giudice di pace e chiedere all’unisono l’annullamento dei verbali.

Ed emerge ora un nuovo motivo di rabbia in coloro fermi al tanto discusso semaforo e che devono svoltare a sinistra verso Cantalupo: la lunga attesa del verde che indurrebbe poi all’errore. «Sono stato costretto ad aspettare in mezzo alla strada tre cicli di verde a favore di chi invece procedeva diritto, ovvero nove minuti (per alcuni l’attesa ha rasentato i 12 muniti, ndr). E questo mi ha indotto a ritenere che ci fosse un malfunzionamento del dispositivo e sono infine passato. Non discuto il verbale, ma il metodo. Sembra che in questo impianto semaforico tutto sia stato studiato ad hoc non per garantire più sicurezza bensì per elevare montagne di contravvenzioni e fare cassa».

Tantissimi i casi come questo. E amarezza anche per coloro (soprattutto motociclisti) che invece procedono dritto verso Nerviano e sfilano la coda dei mezzi ferme al semaforo. «Abbiamo al massino commesso l’infrazione di invadere la corsia per superare le auto ferme, ma poi abbiamo proseguito dritto quando è scattato il verde. Siamo stati multati per qualcosa che non abbiamo commesso. L’infrazione è solo invasione della corsia, che per legge deve essere accertata da un agente e non per mezzo di impianti automatici. Questo semaforo è solo una tassazione indiretta del Comune a discapito delle nostre tasche e dei punti sulla patente».