Tragedia a Turbigo: muore annegato nel Ticino

Un uomo stava facendo il bagno quando nella zona del ponte di ferro tra Turbigo e Galliate è stato risucchiato dalla corrente. A nulla è servito il lavoro dei soccorritori

L'elisoccorso Pegaso (Foto di repertorio)

L'elisoccorso Pegaso (Foto di repertorio)

Turbigo (Milano), 10 agosto 2016 - Voleva probabilmente trovare un po' di refrigerio e qualche ora di svago in una delle tante spiagge di casa nostra. Ma quello che avrebbe dovuto essere un momento di relax e felicità si è, però, trasformato in tragedia. Il fiume Ticino ancora una volta luogo di morte. E un'altra giovane vita volato via per sempre. E’ successo questo pomeriggio, al ponte di ferro al confine tra Turbigo e Galliate (in provincia di Novara). Da quanto si è saputo negli attimi appena successivi alla tragedia, il ragazzo tra i 20 e i 30 anni (sembrerebbe di origini marocchine; non è ancora stato identificato, in quanto non aveva con sé i documenti), che si trovava in compagnia di due connazionali conosciuti poco prima durante il viaggio in treno per raggiungere appunto il fiume Ticino, dopo avere sistemato le sue cose sulla riva è entrato in acqua quando all’improvviso ha cominciato ad annaspare.

Era in grossa difficoltà, i mulinelli e la corrente lo stava trascinando sul fondo, così subito è scattato l’allarme e in pochi minuti sul posto sono arrivati diversi mezzi di soccorso (vigili del fuoco, polizia locale, ambulanze, carabinieri e anche due elicotteri, l’elisoccorso e uno dei pompieri, oltre ai sommozzatori). Non c’era tempo da perdere, bisognava intervenire e farlo il più presto possibile; quindi la macchina dei soccorritori si è messa immediatamente in moto e qualche istante dopo ecco che il giovane è stato raggiunto e riportato sulla terra ferma. Ma, alla fine, ogni tentativo di salvargli la vita è stato purtroppo inutile ed al personale medico non è rimasto altro da fare che constatare il suo decesso.